Il questore incalza i sindaci «Facciano le ordinanze»

Martedì 2 Settembre 2014
«Stiamo facendo tavoli tecnici con le varie realtà del territorio, solo lavorando assieme si può affrontare e risolvere il problema del degrado a Venezia. È un lavoro che impegna i sindaci che possono emanare ordinanze che poi vanno ad aiutare la polizia locale e anche la polizia di Stato che dà un supporto in certe situazioni in cui intervenire può essere pericoloso». Ieri il questore Angelo Sanna, a margine della conferenza di presentazione del nuovo funzionario della Squadra mobile veneziana, ha affrontato il tema che sta attanagliando la città. Forme di degrado più visibili in centro storico, perchè Venezia è un'importante vetrina, ma di cui soffre anche la terraferma. In centro storico persone che usano i cestini come vespasiani, uomini che bivaccano semi-nudi e turisti che usano piazze prestigiose come piazzole da campeggio per accendere fornellini e farsi il caffè. A Mestre, invece, barbanera e sbandati ad ogni angolo del centro, ma anche fuori dai supermercati e delle chiese. Accattoni insistenti a caccia della monetina che hanno monopolizzato interi spicchi del cuore cittadino, come Piazza donatori di sangue.
«Premetto che a Venezia non c'è nulla di più o di meno di quanto non ci sia anche nelle altre città - avvisa il questore - solo che qui c'è molta più visibilità perchè Venezia è sempre con i riflettori puntati». Quindi più che di emergenza il questore parla di un'esposizione della città che porta ad amplificare ogni evento che si consuma tra le sue calli o ai piedi dei suoi monumenti.
«Il mio predecessore ha fatto un buon lavoro - prosegue il questore che si è insediato a Venezia nel corso dell'estate - continuerò su quanto già fatto, e non abbandoneremo nessuno. Il degrado porta anche ad altri fenomeni sociali e per questo non è da sottovalutare. Anche se qui non ci sono centri cittadini pericolosi come avviene in altre realtà italiane».
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