«Il Governo ripristini la sicurezza»

Venerdì 22 Agosto 2014
La questione del degrado e della mancanza di sicurezza percepita a Venezia arriva nell'aula di Montecitorio e all'attenzione del Governo. Il deputato Marco Da Villa (Movimento Cinquestelle) ha presentato una circostanziata interrogazione al ministro dell'Interno descrivendo per filo e per segno quanto si è letto in questi ultimi giorni sui giornali e sui siti internet.
La domanda è: «È a conoscenza il ministro dei fatti indicati in premessa? Quali misure urgenti intende assumere per ripristinare minime condizioni di sicurezza nella città capoluogo del Veneto, a cominciare da una centrale operativa unificata tra le forze dell'ordine con un numero di emergenza unico?».
La questione, dunque, non riguarda solamente il caso Venezia, con la gente che fa il bagno nei canali, orina nelle calli e prepara il pranzo in piazza San Marco con il fornello da campeggio. In ballo c'è quella riforma delle forze dell'ordine più volte accennata e mai attuata.
«In Italia esistono 5 forze di polizia indipendenti - dice Da Villa - con cinque sale operative, cinque addestramenti e cinque mezzi diversi. Alle quali si aggiungono le polizie locali e provinciali. Tutte dialogano per radio su frequenze diverse. Se - continua - i numeri a livello nazionale parlano di 561 agenti ogni 100mila abitanti, molti di più rispetto a Francia e Germania, che ne hanno 385 e 300, significa che le forze di pubblica sicurezza sono governate male e devono essere riorganizzate».
Scendendo più nel dettaglio, il deputato del M5S ricorda come il tema della sicurezza sia molto sentito a causa della presenza sempre più massiccia di stranieri che importunano la gente (i cosiddetti barbanera) o di episodi di aggressione che fino a poco tempo fa erano inesistenti.
«Il risultato - osserva Da Villa - è che il cittadino si sente solo. Basta pensare al 7 agosto dove al Lido circa 300 abitanti hanno "preso d'assalto" la Municipalità per sollevare la questione sicurezza e denunciare che l'isola della Mostra del Cinema è del tutto scoperta nelle ore notturne e che serve quasi un'ora dalla chiamata perché una pattuglia riesca ad intervenire».
M.F.

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