Hotel al posto del palazzo "fantasma"

Mercoledì 22 Ottobre 2014
Un altro buco nero di Mestre presto potrebbe trovare nuova vita. Si tratta della Torre San Lorenzo i cui costruttori, Nova Marghera del Gruppo Pio Guaraldo in liquidazione, ora hanno la possibilità di trasformare il condominio in un aparthotel, niente più appartamenti di lusso ma mini locali da una ventina di metri quadri. Tempo fa pareva che Ryanair volesse scegliere proprio l'edificio di via Pio X come base per sistemare il personale di volo, piloti, hostess e steward, ma anche passeggeri che per vari motivi devono passare la notte a Mestre in attesa di un aereo.
Lo scorso giugno Nova Marghera aveva chiesto al Comune proprio la possibilità di fare questa trasformazione appellandosi al Piano Casa ma il Comune aveva detto no, convinto che il Piano Casa non consentisse i cambi d'uso. Lo stesso vicepresidente della regione Veneto, Marino Zorzato, recentemente in un convegno all'Ance disse che avrebbe voluto proprio vedere «chi aveva il coraggio di leggere nel testo della legge sul Piano Casa la possibilità di cambiare l'uso degli immobili».
Siccome il privato la vedeva eccome questa possibilità e la Regione in pubblico diceva il contrario, il Comune ha voluto fare la prova del nove indirizzando un quesito agli uffici competenti regionali. E la risposta, arrivata a Ca' Farsetti alcuni giorni fa per mano del direttore generale di Urbanistica Vincenzo Fabris, è che il cambio d'uso è possibilissimo.
Nova Marghera, dunque, ora può riprensentare la documentazione e chiedere di poter aprire un aparthotel. Se da un lato la notizia è positiva perché finalmente si potrebbe ridare vita ad un pezzo degradato di Mestre proprio a ridosso di piazza Ferretto, dall'altro le perplessità espresse dalla ex Giunta comunale e da vari consiglieri comunali, quando se ne discusse in Consiglio, rimangono tutte. All'epoca la discussione si era incentrata anche sull'appartamento da 100 metri quadrati che la proprietà deve mettere a disposizione per edilizia convenzionata, a prezzo conveniente per giovani coppie che sarebbero così potute andare ad abitare in centro. Nova Marghera voleva tenersi anche quell'alloggio, dato che deve ridisegnare tutte le parti interne per realizzare l'hotel, e in cambio proponeva un appartamento in un altro immobile non così centrale.
Al di là che quel condominio piaccia o meno e delle proteste di quanti hanno criticato la distruzione di uno dei pochi angoli verdi e alberati della città per far posto alla Torre San Lorenzo, c'è il fatto che quel progetto è parte integrante del Piruea Cel-Ana, il piano voluto dall'allora sindaco Massimo Cacciari per poter abbattere gli edifici che stavano a ridosso della Torre civica e liberarla per far godere alla città di una delle poche testimonianze rimaste della Mestre antica. E quel Programma Integrato di Riqualificazione Urbanistica, Edilizia ed Ambientale, tra le altre cose, consentiva ai privati proprietari degli edifici da abbattere di poter costruire un nuovo edificio residenziale in via Pio X.
Con un aparthotel il piano originario viene stravolto: sempre meglio che continuare ad avere un edificio al grezzo abbandonato in centro città ma un alveare di stanze per piloti, hostess e viaggiatori non è propriamente quel che si dice una soluzione tranquilla, anche perché l'intenso traffico di navette e auto insisterebbe su una zona a traffico limitato.
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