Gli spazi ritrovati dell'ex convento

Giovedì 26 Febbraio 2015
Per anni aveva ospitato l'ambulatorio analisi dell'ospedale Civile. Un labirinto di sale e salette, che non lasciava immaginare la storia di questo unico grande spazio, ora restituito alla sua forma originaria. Una sala pulita, dormitorio dei novizi dell'antico convento dei domenicani. Completato a tempi di record il restauro, ieri l'Ulss 12 ha riaperto alla città l'ex dormitorio, d'ora in poi destinato a iniziative culturali, con una mostra su la "La Malattia che viaggia, dalla peste all'ebola, storia e attualità delle epidemie". «É con grande soddisfazione che riapriamo questa sala storica del convento dei domenicani - ha sottolineato il direttore generale, Giuseppe Dal Ben - É un altro tassello del recupero del complesso monumentale dell'ospedale che stiamo portando avanti. Spazi che dedicheremo alla parte culturale della nostra scuola».
Per l'inaugurazione è stata scelta questa mostra itinerante, pensata dal dottor Water Pasini nel 2007, aggiornata per l'occasione. «Un percorso attraverso le grandi malattie epidemiche che l'umanità ha dovuto affrontare» ha spiegato lo stesso Pasini ai primi visitatori. Tra pannelli esplicativi, video, testi, oggetti di superstizione e di culto, ma anche strumenti dei medici di ieri e di oggi. «Dalla maschera con il becco d'uccello che usavano i dottori della peste, siamo arrivati alle tute di oggi studiate per fronteggiare malattie come l'Ebola» ha spiegato il primario di malattie infettive, Enzo Raise. Sullo sfondo, come filo conduttore, la grande tradizione di Venezia con i suoi lazzaretti, che dalle pesti famose fino ad oggi, ha sempre combattuto in modo innovativo contro "le malattie che viaggiano".
La mostra resterà aperta fino al 25 maggio, dal martedì al sabato, dalle 10 alle 18. (r. br.)
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