Foscarini centro del mondo Il "modello Onu" al liceo

Sabato 28 Febbraio 2015
«Grazie a "Foscamun" abbiamo capito cosa vogliamo fare da grandi: i diplomatici». Il commento arriva da due studenti del liceo Classico Europeo Marco Foscarini, Lorenzo Marzo Magno (classe III) e Bianca Prandi (classe IV). I due giovani fanno parte dell'equipe dei 141 studenti del liceo veneziano che ha aperto le porte a colleghi australiani, messicani, spagnoli e statunitensi. In tutto, sono circa 350 i giovani che da ieri, fino a domani, hanno portato l'Onu tra i banchi di scuola con la seconda edizione del progetto "Foscamun".
Tre giorni di simulazione di quanto avviene nella sede delle Nazioni Unite con tavole rotonde su temi d'attualità e problematiche dei vari paesi. In tutto, Sei commissioni (con soluzioni messe ai voti) composte dai ragazzi che discuteranno temi molto delicati: "Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms)" con la questione epidemie e in particolare l'ebola. "Guerre e difesa" in cui ci si confronta anche sul conflitto israeliano. "Unicef" per i diritti dell'infanzia parlando dei matrimoni forzati tra i giovanissimi nei paesi in via di sviluppo e dei bambini soldato. "Fao" in cui si discute di Ogm e biotecnologie alimentari. "Diritti umani" con uno sguardo alla protezione delle vittime dell'Isis e al traffico di esseri umani. "Unep" sulla tutela delle specie animali in via d'estinzione.
Le discussioni avvengono esclusivamente in lingua inglese e ogni giovane porta le problematiche, e le soluzioni, del paese d'origine. Un'organizzazione, quella dell'evento, che al Foscarini dura da mesi, tanto che i ragazzi si sono suddivisi i compiti: c'è un segretario generale e un vicesegretario, i presidenti e delegati delle varie commissioni, i "paggi" (quelli che portano i bigliettini con le comunicazioni), i membri della "security" con i "walkie talkie" quelli al "desk" per le iscrizioni e informazioni (si può assistere gratuitamente dopo essersi iscritti al sito dell'evento) e chi si occupa delle pubbliche relazioni.
Ieri mattina la cerimonia d'apertura nell'adiacente chiesa sconsacrata di Santa Caterina (addobbata con le bandiere dei vari Stati) ha visto la partecipazione di Angelo Sanna, questore di Venezia, Caterina Spezzano, referente Miur, Mertens Thierry dell'OMS, Philippe Pypaert dell'Unesco.
Rispetto alla prima edizione del 2014 gli studenti sono aumentati e con loro anche i paesi che partecipano all'evento: a Verona, Messico e Virginia (Usa) si sono aggiunti Spagna e Australia (Tasmania). Gli studenti stranieri sono ospitati dai loro compagni veneziani. «In questo modo - affermano Marzo e Prandi - si creano legami di amicizia che poi durano nel tempo».
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