Fondamenta della Misericordia, si punta anche sui residenti

Giovedì 24 Aprile 2014
Non solo botteghe di borse cinesi o di souvenir. Fondamenta della Misericordia si scopre sempre più cuore pulsante veneziano, con una serie di aperture di attività destinate ai residenti.
Proprio di fronte al ponte della mensa dallo scorso dicembre ha aperto i battenti la bottega El Papussa Calegher di Denis Dittura: un laboratorio di riparazioni e produzione scarpe e borse doc. Denis è infatti figlio di Gianni, 82 anni, che da 70 anni fa il calzolaio, ora nel suo negozio in calle Fiubera, a San Marco, mentre nella loro prima bottega, all'Accademia, lavora il fratello Massimo. La loro attività di calzolaio è conosciuta in tutto il mondo per la produzione di furlane e sandali. «Da sette anni ho lasciato l'attività paterna – racconta Denis – e mi sono messo in proprio aprendo una piccola bottega in Rio Terrà San Leonardo. L'affitto era però troppo caro e così a luglio ho lasciato e mi sono trasferito in altro piccolo negozio in calle dell'Aseo. Quando ho trovato libero questo ex laboratorio non ci ho pensato due volte: il locale è assai ampio e ho possibilità di portare tutti i miei macchinari. Per il momento riparo scarpe, ma dalla prossima estate farò anche i sandali e le furlane. Il luogo è bellissimo e finora non ho avuto fastidi dagli ospiti di Betania: le forze dell'ordine passano più volte al giorno per chiedermi se ci sono problemi. Certo sarebbe meglio se il Comune attivasse la video sorveglianza dell'area».
Da metà dicembre, a fianco del calzolaio, c'è una bottega di ferramenta, Colorama che ha anche articoli per la casa e il restauro. L'ha aperta Delio Baoduzzi, cambiando mestiere a 54 anni: prima infatti faceva lo scenografo luci per il teatro e la Biennale. «Questo mio nuovo mestiere mi ha sempre attratto – spiega Baoduzzi – ho sempre amato lavorare con le mani. Ero stufo di lavorare in maniera discontinua e pagato sempre meno. Qui ho contatto con la gente, la vita è più tranquilla. Il negozio era un magazzino edile, l'ho restaurato da solo insieme a mia moglie Giovanna Moro, che di mestiere fa la restauratrice. In quest'area di Cannaregio ho trovato gente molto simpatica e affabile».
Area che si è arricchita di una enoteca tutta particolare, il Vino Vero, aperta da quattro soci: Matteo Bartoli, Mara Sartore, Giacomo Canal e Tommaso Bandini. Un'osteria veneziana/toscana, specializzata in vini "ecologici" e biologici, prodotti da aziende attente all'ambiente a all'uso di prodotti naturali.