Ecco gli stipendi dei commissari A fine anno risparmi di 474mila euro

Venerdì 22 Agosto 2014
(m.f.) Sicuramente sono più veloci nelle decisioni rispetto agli organi politici. Se per approvare una delibera di Consiglio comunale si poteva impiegare, tra discussione ed emendamenti, anche un giorno intero, con la gestione commissariale tutto avviene in una frazione di secondo. Il commissario Vittorio Zappalorto e i tre collaboratori subcommissari che hanno preso il posto da luglio degli organi politici (Consiglio comunale, Sindaco e Giunta) sono anche molto più economici di essi. Tra luglio e settembre, infatti, la previsione di spesa per i loro compensi è di 50mila euro. Dopo la fine di settembre, con l'approvazione del bilancio di previsione 2014 si concluderà anche la gestione del bilancio comunale per dodicesimi, come imposto dalla legge, che ha costretto l'amministrazione a rivedere molte previsioni di spesa.
Gli organi politici del Comune, tra indennità di carica, gettoni di presenza, contributi per gli amministratori e il rimborso ai datori di lavoro per le assenze dei consiglieri comunali dalla loro occupazione abituale sarebbero dovuti costare all'incirca un milione 205mila euro. Tuttavia, essendo il Consiglio decaduto dalle sue funzioni a causa delle dimissioni presentate da 24 consiglieri della maggioranza, poco meno della metà di questa spesa costituirà un risparmio. A tutto settembre, in base ai calcoli effettuati dalla Ragioneria, il risparmio sarà di 524mila 383 euro, che a fine anno dovrebbe essere di 474mila 383 euro.
Il commissario Vittorio Zappalorto, per il suo incarico riceve un compenso di 5mila 929, 86 euro al mese (a carico del Comune) cui si aggiunge il compenso percepito dal Ministero dell'Interno in qualità di prefetto di Gorizia, fino a quando rimarrà in carica. Infine, il Comune ha stanziato 2mila euro a copertura di eventuali spese che dovesse sostenere a Venezia nell'esercizio delle sue funzioni. Finora, però, Zappalorto si è dimostrato abbastanza parco anche nell'utilizzo dei mezzi istituzionali. I suoi movimenti si sono svolti molto spesso a piedi o sui mezzi pubblici. I suoi collaboratori (Natalino Manno, Vito Tatò e Sergio Pomponio) percepiscono 3mila 556 euro ciascuno.
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