Donatella, la vita in quello scuolabus

Domenica 26 Ottobre 2014
Due figli, due lavori e un cane che portava ovunque con sè. Donatella Friani, 49 anni, nel suo quartiere era conosciuta sia per le proprie attività sia per la presenza costante di quell'amato animale. Da molti anni era separata dal marito, viveva in un appartamento al primo piano di un condominio in via Crea, parcheggiava sempre sotto casa quell'autobus giallo che ogni mattina si riempiva con le urla e le risate dei bambini.
Fino ad una quindicina di giorni fa Donatella aveva lavorato anche all'enoteca "Spaccio Vini" di via Roma, da due settimane lavorava esclusivamente come autista dello scuolabus. Accoglieva i bambini dei vari quartieri e li lasciava davanti alle scuole per poi riprenderli al suono della campanella. Una delle fermate dello scuolabus è proprio di fronte alla sua abitazione, ma ieri mattina in via Crea regnava il silenzio più assoluto. Tutti hanno saputo la notizia della tragedia, qualcuno è stato addirittura svegliato in piena notte dalle urla disperate dei figli, ma quasi nessuno ha voglia di parlare e soprattutto di ipotizzare cosa ci facesse Donatella in quella barca. L'aspetto è inerente alla sfera personale della donna e i vicini di casa non vogliono assolutamente invaderla, tutti ora si preoccupano solamente del futuro dei suoi due figli.
La ragazza ha 21 anni, il fratello è un adolescente: vivevano con la madre, ora si trovano ad affrontare una situazione che lascia senza fiato. La notizia della morte di Donatella Friani si è diffusa di bocca in bocca ieri mattina, gelando il sangue a chi la incrociava ogni giorno sulle scale del condominio ma anche al panificio e alla pescheria davanti casa. «Siamo sconvolti, io e mia moglie stanotte avevamo sentito confusione ma non avremmo mai immaginato una cosa di questo genere - spiega un vicino - I due figli sono cresciuti qui, lei era una signora riservata ma molto garbata. Si interessava alle questione del condominio, ma sapevamo che doveva badare prima di tutto alle sue questioni famigliari».
Quelle questioni famigliari che, anche senza volerlo, tornano spesso nei racconti di chi la conosceva. «Il lavoro con lo scuolabus le piaceva eccome, si vedeva che stare con i bambini le metteva gioia» aggiunge una vicina indicando proprio l'autobus che ieri mattina è rimasto fermo. «Era innamorata del suo cane, in passato ne aveva avuto anche altri - racconta una signora che la conosceva da anni -. Le piaceva andare a spasso con il cane nei parchetti qui attorno, non si separava mai da lui e deve aver pensato che portarlo in barca fosse una bella idea». Nella sua pagina Facebook, Donatella ha solo l'immagine di una spiaggia. In quella foto il mare è limpido, illuminato dal sole. L'opposto rispetto a quello mosso e tenebroso in cui venerdì notte ha perso la vita.
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