Un atto d'ufficio. La Capitaneria di Porto non poteva fare altrimenti. E così, l'altro giorno la Guardia costiera veneziana ha posto sotto sequestro il vaporetto della linea 2, numero 47 che, per cause in corso di accertamento, è finito addosso ad un altro vaporetto della linea 2, attraccato all'imbarcadero Actv di Riva del Carbon.
Come si ricorderà alle 13.20 di giovedì, il vaporetto numero 47, lo stesso che fu protagonista della tragedia (non lo stesso equipaggio) che costò la vita al turista tedesco Joachim Vogel appena salito in gondola a Rialto nell'agosto dell'anno scorso, ha improvvisamente perso autonomia a causa di un guasto all'apparecchiatura elettronica di bordo. Di conseguenza, il mezzo, che stava andando a velocità molto ridotta per l'approdo, è andato a sbattere contro l'altro mezzo pubblico.
Nell'urto due persone sono rimaste leggermente ferite. Ora ci sarà da capire se la magistratura veneziana avrà intenzione di aprire un fascicolo sull'episodio, ma fino a questo momento l'unico atto ufficiale è stato quello della Guardia costiera che, per motivi legittimi, ha ritenuto di porre sotto sequestro il mezzo per effettuare tutte le verifiche del caso. Intanto, suia pure con versioni e posizioni articolate, i sindacati rilancio sulla questione delle manutenzioni in generale soprattutto dopo l'offensiva lanciata venerdì dal Comitato lavoratori della navigazione.
Come si ricorderà alle 13.20 di giovedì, il vaporetto numero 47, lo stesso che fu protagonista della tragedia (non lo stesso equipaggio) che costò la vita al turista tedesco Joachim Vogel appena salito in gondola a Rialto nell'agosto dell'anno scorso, ha improvvisamente perso autonomia a causa di un guasto all'apparecchiatura elettronica di bordo. Di conseguenza, il mezzo, che stava andando a velocità molto ridotta per l'approdo, è andato a sbattere contro l'altro mezzo pubblico.
Nell'urto due persone sono rimaste leggermente ferite. Ora ci sarà da capire se la magistratura veneziana avrà intenzione di aprire un fascicolo sull'episodio, ma fino a questo momento l'unico atto ufficiale è stato quello della Guardia costiera che, per motivi legittimi, ha ritenuto di porre sotto sequestro il mezzo per effettuare tutte le verifiche del caso. Intanto, suia pure con versioni e posizioni articolate, i sindacati rilancio sulla questione delle manutenzioni in generale soprattutto dopo l'offensiva lanciata venerdì dal Comitato lavoratori della navigazione.
