Betania si mobilita per madre e figli

Mercoledì 22 Ottobre 2014
(g.p.) Bussa alle porte di Betania per avere asilo per lei e i due figli. Una decina di giorni fa una donna di origini albanese si è rivolta alla mensa per i poveri di Cannaregio per avere vitto e alloggio d'emergenza, e con lei c'erano i due figli maschi di 16 e 17 anni. Non è la prima volta che a Betania arrivano persone in situazioni d'emergenza e difficoltà, ma la situazione è leggermente diversa se si tratta di intere famiglie, con l'orario serale a complicare la situazione che già si presentava delicata. La donna subito non ha fornito molte spiegazioni, l'unica cosa chiara era che non aveva dove altro andare né da mangiare per lei e i due ragazzi e ha chiesto asilo alla struttura di Cannaregio. Oltre alla mensa, Betania è infatti fornita di un dormitorio d'emergenza ma dedicato solo alle donne e per un periodo massimo di quindici giorni. Così, quando la suora ha aperto la porta e si è trovata di fronte la richiesta di ospitalità anche per i due giovani si è trovata completamente spiazzata. È stata subito allertata la Polizia Municipale della sezione Disagio Sociale che recatasi sul posto, e con l'aiuto di Monsignor Don Dino Pistolato, si è messa alla ricerca di un luogo che potesse ospitare i tre ospiti senza dividerli. Operazione che è avvenuta non senza una certa difficoltà, dato l'orario serale e la presenza dei minori. Alla fine tutto si è risolto per il meglio e la famiglia è rimasta assieme, accompagnata in una struttura d'accoglienza del centro storico veneziano.
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