Proprio alla vigilia dell'arrivo del grande freddo, il Comune ha emanato un'ordinanza per limitare l'utilizzo degli impianti di riscaldamento. E in caso di trasgressione, scattano le multe. Negli edifici adibiti ad attività industriali, artigianali e simili non si potrà superare la temperatura ambiente (derivante dalla media aritmetica delle diverse stanze) di 17 gradi (più 2 di tolleranza); per tutti gli altri edifici non saranno ammessi più di 19 gradi. Inoltre sarà ridotto di due ore - con spegnimento dalle 16 alle 18 - il periodo massimo per l'esercizio di impianti alimentati a combustibili liquidi e solidi cioè caldaie a gasolio, stufe a pellet ovvero tutto ciò che non brucia gas metano.
Infine sarà vietata la combustione all'aperto, in particolare in ambito di cantiere e agricolo (eccetto quella finalizzata alla tutela sanitaria di particolai specie vegetali). Per cui anche i tradizionali falò dell'Epifania saranno interdetti salvo specifico provvedimento autorizzativo.
Per i trasgressori la sanzione amministrativa da applicare varierà dai 25 ai 500 euro. Un provvedimento già adottato in passato, reso necessario fino al 15 aprile prossimo a causa del superamento per 35 giorni nell'anno 2014 del valore limite di valore limite di 24 ore a tutela della salute pubblica. I dati vengono elaborati dall'Arpav dopo la rilevazione dalle centraline di monitoraggio. A preoccupare è soprattutto il benzo(a)pirene.
Dei controlli sui circa 110mila impianti censiti dal Comune sarà incaricata la Polizia municipale in collaborazione con l'agenzia Agire, che ogni anno effettua migliaia di verifiche a campione anche sulle caldaie private per verificarne il corretto stato di manutenzione e la regolarità del libretto. Ma se questa è l'attività di routine, Agire lavora anche sul centinaio di esposti che ogni anno arrivano da parte di condòmini che si lamentano per la disparità di temperatura tra i primi e gli ultimi piani, con un coinvolgimento diretto degli amministratori. Tenendo conto che caso di irregolarità dell'impianto, le eventuali sanzioni si ripercuotono sull'intero condominio. Anche se viene privilegiato, rispetto al problema della temperatura, l'aspetto della sicurezza degli impianti.
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Infine sarà vietata la combustione all'aperto, in particolare in ambito di cantiere e agricolo (eccetto quella finalizzata alla tutela sanitaria di particolai specie vegetali). Per cui anche i tradizionali falò dell'Epifania saranno interdetti salvo specifico provvedimento autorizzativo.
Per i trasgressori la sanzione amministrativa da applicare varierà dai 25 ai 500 euro. Un provvedimento già adottato in passato, reso necessario fino al 15 aprile prossimo a causa del superamento per 35 giorni nell'anno 2014 del valore limite di valore limite di 24 ore a tutela della salute pubblica. I dati vengono elaborati dall'Arpav dopo la rilevazione dalle centraline di monitoraggio. A preoccupare è soprattutto il benzo(a)pirene.
Dei controlli sui circa 110mila impianti censiti dal Comune sarà incaricata la Polizia municipale in collaborazione con l'agenzia Agire, che ogni anno effettua migliaia di verifiche a campione anche sulle caldaie private per verificarne il corretto stato di manutenzione e la regolarità del libretto. Ma se questa è l'attività di routine, Agire lavora anche sul centinaio di esposti che ogni anno arrivano da parte di condòmini che si lamentano per la disparità di temperatura tra i primi e gli ultimi piani, con un coinvolgimento diretto degli amministratori. Tenendo conto che caso di irregolarità dell'impianto, le eventuali sanzioni si ripercuotono sull'intero condominio. Anche se viene privilegiato, rispetto al problema della temperatura, l'aspetto della sicurezza degli impianti.
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