«In questi giorni ci sono arrivate tante donazioni in memoria di Valeria

Lunedì 14 Dicembre 2015
«In questi giorni ci sono arrivate tante donazioni in memoria di Valeria Solesin. D'accordo con la sua famiglia, abbiamo deciso di destinarle alla costruzione del nuovo Centro di maternità di Anabah, in Afghanistan. Il nuovo Centro sarà dedicato a lei».
Poche parole, diffuse via Facebook, con le quali Emergency annuncia l'intitolazione dell'ospedale alla ventottenne veneziana uccisa a Parigi dai terroristi. Del resto Gino Strada, fondatore e presidente dell'associazione umanitaria, aveva ricordato Valeria appena appresa la notizia della morte («Abbiamo avuto la fortuna di conoscerla e apprezzarla da volontaria di Emergency, prima a Venezia e poi a Trento» aveva scritto in un post), e martedì ha partecipato personalmente all'addio in piazza San Marco, seduto alle spalle dei parenti. In centinaia hanno commentato il comunicato pubblicato su Fb che annuncia la decisione di ricordare Valeria Solesin così - con un centro che aiuterà le mamme a mettere al mondo i figli in un territorio difficile e impervio -, e dai centralini di Emergency riferiscono che sono davvero moltissime le persone che hanno annunciato o già effettuato donazioni inserendo nella causale "in memoria di Valeria". «Le somme arrivate non si possono ancora contabilizzare - spiegano ad Emergency -, ma la decisione è presa e tutto il denaro verrà destinato a questo Centro di maternità, aperto nel 2003 ma che sta per essere ampliato con un nuovo blocco di due sale parto e due sale operatorie, una terapia intensiva e una sub-intensiva neonatali, una terapia intensiva per le donne che hanno avuto complicazioni durante il parto, un ambulatorio, un reparto di ginecologia». La prima gettata su cui sorgerà la nuova Maternità è stata eseguita in questi giorni: «L'ampliamento del Centro ci permetterà di affrontare al meglio il costante aumento di nascite: ormai siamo a circa 500 parti al mese» spiega Roberto, volontario di Emergency ad Anabah. La struttura offrirà un'ulteriore assistenza ginecologica, ostetrica e neonatale alla popolazione di un'area molto vasta del nord Afghanistan abitata da almeno 250mila persone. E tutto questo, presto, nel nome di Valeria Solesin. (f.fen.)
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