(vmc) Anche Alberto Mazzonetto si candida a sindaco di Venezia, spiegando le ragioni della scelta oggi alle 12, in un incontro pubblico organizzato all'hotel Santa Chiara, presenti alcuni componenti della sua lista. Militanza più che ventennale nella Lega Nord, già consigliere provinciale a Ca' Corner e comunale a Ca' Farsetti, sindaco e senatore mancato e per due volte segretario provinciale del Carroccio, Mazzonetto dal 2011 è presidente dell'Ater di Venezia. Incarico caratterizzato da frequenti contrasti politico-gestionali e anche legali, specie con la Regione Veneto che l'aveva nominato. E con un recente "rifiuto" sia a Zaia che a Tosi. «Tutte vertenze concluse a mio favore - chiarisce - e con il mio reintegro fino alla scadenza naturale del mandato: in giugno o al massimo in settembre di quest'anno, come previsto dalle norme». Interpellato sul programma e soprattutto sui perché di una candidatura a sorpresa e con gli antagonisti già nel vivo della campagna elettorale, Mazzonetto non si sbottona rimandando ogni approfondimento a oggi. Salvo specificare che «l'incompatibilità in quanto presidente sarebbe certa solo in caso di vittoria. Mentre per il ruolo di consigliere comunale, è controversa, tutta da verificare e forse nemmeno richiederebbe dimissioni anticipate dall'Ater».
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