A rischio la sicurezza del tribunale

Domenica 25 Gennaio 2015
Rischia di "saltare" l'avvio dell'atteso servizio che dovrebbe garantire la sicurezza alla Cittadella di Giustizia, a piazzale Roma. Lo ha denunciato con preoccupazione il presidente della Corte d'appello di Venezia, Antonino Mazzei Rinaldi, nel corso della cerimonia d'inaugurazione dell'anno giudiziario 2015. Dopo mesi di estenuanti discussioni, lo scorso anno era stato finalmente siglato l'accordo in base al quale l'amministrazione comunale si sarebbe dovuta far carico delle iniziative di sorveglianza. La gara d'appalto per l'assegnazione del servizio si sarebbe dovuta svolgere all'inizio dell'anno, ma Ca' Farsetti ha deciso di bloccare la procedura in quanto, nel frattempo, è entrata in vigore una nuova normativa che, dal prossimo settembre, toglierà ai Comuni le competenze in materia di logistica giudiziaria, per affidarla direttamente al ministero della Giustizia. Ca' Farsetti ha quindi eccepito l'irragionevolezza di bandire ora l'appalto per un servizio che, tra pochi mesi, non sarà più di sua competenza. Ma il presidente della Corte non è d'accordo e lo ha dichiarato ieri pubblicamente, auspicando che possa essere trovata una rapida soluzione per garantire la sorveglianza degli uffici giudiziari, in un momento particolarmente delicato per la sicurezza: «La questione non è rinviabile, ha dichiarato Mazzei Rinaldi.
CARCERE - Nel corso della cerimonia è stata fornita anche una serie di dati in relazione alle condizioni del carcere veneziano di Santa Maria Maggiore che, nel periodo compreso tra il 1 luglio 2013 e il 30 giugno 2014 ha continuato a soffrire dei consueti problemi di sovraffollamento, con unapresenza media di 264 detenuti a fronte di una capienza regolamentare di 163 e una tollerabilità di 244. Fortunatamente non si sono verificati suicidi (un detenuto si è tolto la vita successivamente, all'inizio di gennaio), mentre le statistiche registrano tre tentativi di suicidio e 10 atti di autolesionismo. Decisamente migliore la situazione nel penitenziario feminile della Giudecca dove, nel corso dell'anno, sono state recluse mediamente 69 donne, a fronte di una capienza regolamentare di 116 e una tollerabile di 138.
GIUSTIZIA CIVILE - Il Tribunale ha definito quasi 25mila procedimenti nel periodo 2013-14. Le istanze di fallimento definite sono state 494 (197 ancora pendenti), le cause di lavoro 1233 (1196 pendenti), quelle in materia previdenziale 442 (500 pendenti), le escuzioni mobiliari 5634 (2028 pendenti), le esecuzioni immobiliari 619 (3001 pendenti).
INTERCETTAZIONI - In un anno la Procura di Venezia ha intercettato 677 utenze telefoniche nell'attività ordinaria, 478 per l'attività antimafia e 57 per quella antiterrorismo. Le intercettazioni ambientali sono state rispettivamente 63 e 70 (nessuna ambientale è stata disposta in casi di inchieste di terrorismo).
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