«Vaporetti, è la folla la vera emergenza»

Domenica 21 Settembre 2014
Come e quanto vengono puliti i vaporetti di Actv? Carichi come carri bestiame al limite degli spazi e della respirabilità, i mezzi pubblici lagunari erano stati allertati lo scorso agosto per il rischio sanitario di chi viaggia schiacciato, sudato, e a stretto contatto con germi e infezioni. "Il Gazzettino" ha voluto vedere più da vicino come vengono pulite e sanificate le imbarcazioni in una delle giornate più impegnative in termini di presenze e corse straordinarie.
UOMINI IN ARANCIONE - Sono le 22 al cantiere Actv di Tronchetto quando arrivano gli operatori della Dussmann service srl, la ditta che ha in appalto le pulizia all'interno e all'esterno dei mezzi pubblici lagunari. Sono in quattro a comporre la squadra con tuta catarifrangente arancione e salvagente al collo, muniti di stracci, scope e palette, secchi e detergenti. Saltano da un battello all'altro e si muovono veloci, gli uomini in arancione, hanno fino alle 4 del mattino per "passare" una cinquantina di battelli solo al Tronchetto, mentre altre squadre sono impegnate a ripulire motoscafi al cantiere di Fondamente Nuove e altri motobattetti e mezzi foranei nello stazio di Riva Sette Martiri. Si concentrano su tutti i sedili, sui corrimano, sulle porte a vetri della cabina, sul pavimento interno ed esterno e infine sulla cabina di pilotaggio. La loro attenzione è rivolta a tutti i punti di appoggio e passaggio, dove più frequentemente i viaggiatori «mettono le mani». Quella che stanno svolgendo però, è solo la pulizia quotidiana ai 110 natanti della flotta Actv, mentre il lavaggio di fondo viene calendarizzato una o due volte al mese per ogni imbarcazione, in base alle esigenze, e si svolge con l'idropulitrice. È Tommaso Dal Maschio, responsabile del servizio sanificazione dell'area veneziana della Dussman, a fornire qualche dato.
PULIZIE OGNI SERA - «Ogni battello viene sanificato e liberato dai rifiuti imbrattanti ogni sera - spiega - per le pulizie di fondo occorre l'intervento di un pilota e di un marinaio per manovrare e girare il battello in modo da permetterci di pulire i finestrini esterni delle imbarcazioni». Dal Maschio spiega che, in periodi come agosto, Carnevale e Redentore, dove l'affluenza è maggiore, le squadre raddoppiano. Ad ogni capolinea, vengono inoltre effettuate delle pulizie "sobrie" del natante. «Pochi minuti in cui sale un operatore - aggiunge Dal Maschio - raccoglie rifiuti e lattine, verifica che non via siano problemi».
LE EMERGENZE - Ma quali sono le emergenze che possono capitare a bordo dei vaporetti? «Vomito soprattutto, ma anche del sangue. Con i prodotti disinfettanti che usiamo il rischio è minimo e appena la centrale operativa invia segnalazione, interveniamo subito». Capita di trovarsi di fronte anche ad altre situazioni a rischio igienico a bordo dei mezzi, come urina e feci animali o, alla peggio, anche umane. Ma se i marinai notano utenti in pessime condizioni sanitarie che possono compromettere lo stato di salute o igiene del mezzo o dei viaggiatori, possono rifiutarsi di farli salire? «Non se hanno il biglietto - risponde il presidente di Actv Luca Scalabrin - perché il mezzo è pubblico. Certo, il marinaio potrebbe decidere di lasciarli a terra, ma questi poi inizierebbe ad urlare perché hanno il diritto di salire e scoppierebbe un casino».
MALEDUCAZIONE - L'allarme di questa estate però non è dato dal singolo caso ma dalla moltitudine di persone che viaggiano pressate all'interno dei natanti. «Le possibilità sono già massime da parte di Actv - spiega Scalabrin - a volte il problema è la maleducazione e il poco senso civico dei viaggiatori». Gomme da masticare per terra, passeggini lasciati aperti e zaini in spalla certo non facilitano la situazione già al limite della tensione. «Stiamo lavorando - aggiunge il presidente - per avere spazi appositi per i bagagli ma ci vuole tempo e chiediamo pazienza e collaborazione ai veneziani». Il punto su cui Scalabrin e Dal Maschio sono d'accordo è che il problema per la congestione di presenze estive sui mezzi non possa risolverlo Actv ma chi dovrebbe occuparsi della gestioni dei flussi turistici a Venezia, oggi completamente fuori controllo.
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