«Una belva da fermare subito»

Sabato 4 Luglio 2015
Parlano a nome di tutta Marghera il presidente ed il vicepresidente della Municipalità, Gianfranco Bettin e Bruno Polesel nell'esprimere «il più profondo dolore per la tragica e inspiegabile scomparsa di Alberico Cannizzaro» e nel rivolgere alla famiglia «affetto e cordoglio».
Poche parole, trasmesse con una nota, con cui gli esponenti della Municipalità di Marghera si fanno portavoce anche di una certezza, quella che «da parte delle forze dell'ordine sarà fata piena luce su quanto accaduto.» Perché «belve simili vanno beccate». Lo ribadisce, usando queste parole, Bettin, in un colloqui telefonico. «Belve» che, a suo avviso, avrebbero potuto colpire a Marghera così come in qualsiasi altro luogo, giovedì come in qualsiasi altro momento.
«In altri punti più degradati della stessa Marghera, un fatto simile - afferma il presidente - avrebbe potuto far pensare ad un regolamento dei conti legato a giri illeciti. Ma in questo quartiere borghese di casette basse, potremmo trovarci di fronte ad un tentativo di furto finito tragicamente o a causa di un ladro uscito di senno o particolarmente feroce.» Nel suo passato di sociologo e di scrittore anche di vicende criminali, di casi simili ne ha studiati molti, in primis la tragedia di Gorgo al Monticano dove, nell'agosto del 2007, per una rapina vennero brutalmente uccisi i coniugi Pellicciardi, trucidati da una banda di tre malviventi. «Se gli inquirenti possono escludere una lite tra vicini, - conclude - siamo di fronte a rapinatori feroci e ad una belva che, se non viene fermata, potrebbe tornare a colpire».
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