«I masegni sono un tappeto che va tutelato dagli impatti»

Giovedì 20 Novembre 2014
«Eravamo in una commissione scientifica a Palazzo Mocenigo, quando all'improvviso abbiamo sentito un rumore fortissimo, come di una lastra che si spaccasse. Ci siamo tutti preoccupati. Invece era solo uno dei carretti del supermercato Rossini in movimento. Ecco, l'idea di imporre le ruote gommate a tutti, è nata quel giorno...». A raccontarlo è Maurizio Dorigo, il dirigente dell'Edilizia del Comune, che ha partorito questo nuovo regolamento edilizio, con le sue norme sui trasporti soft, a misura di masegno.
Quasi una «provocazione», ammette Dorigo, ma quanto mai necessaria per una città «nata silenziosa, quando non c'erano i motori - ricorda il dirigente -, e che ora deve sopportare 27 milioni di turisti all'anno, con tutte le movimentazioni connesse a una città moderna. Ormai ci siamo abituati a tutto, ma non tutto può essere sopportato...». Dopo quella commissione interrotta dal boato, «ne parlammo con il sindaco e fummo tutti d'accordo nel procedere su questa strada - continua Dorigo -. Scoperchiammo un problema in realtà molto sentito in città, che è innanzitutto di inquinamento acustico, ma anche di danni alla delicata pavimentazione veneziana. Non dimentichiamo che qui non abbiamo l'asfalto, ma una specie di tappeto che va tutelato». Masegni e marmi che si logorano, sempre di più. Questione anche di materiali, che non hanno più gli spessori e i tagli di un tempo, ma anche di quantità e qualità di passaggi. «I danni li vediamo ogni giorno - continua Dorigo - e gli uffici dei Lavori pubblici non ci stanno più dietro».
Gli esempi di trasporti "sbagliati" in città sono innumerevoli: dai supermercati con i loro carrelli rumorosissimi, al cambio biancheria degli alberghi spesso gestiti nel fracasso, ai portabagagli e agli altri trasportatori che con le rigide ruote anteriori dei loro carretti infliggono pesanti colpi ai battitacco dei ponti, fino ai milioni di trolley rumoreggianti al seguito dei turisti... Ora tutti dovranno dotarsi di ruote gommate, con l'unica eccezione dei residenti che trasportano i propri effetti personali. «All'inizio gli operatori dovranno adeguarsi, ma alla fine le ruote gommate saranno più comode per tutte. Quanto ai turisti, dovranno trasportare a mano i trolley. E chissà che qualche produttore di valige non si inventi un modello Venezia» conclude Dorigo.
Roberta Brunetti

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