«Attenzione a non dare un'immagine rissosa del Partito democratico»

Lunedì 26 Gennaio 2015
«Attenzione a non dare un'immagine rissosa del Partito democratico»
«In quanto figura di garanzia non ho partecipato a nessuno dei primi incontri dei candidati alle primarie del centrosinistra, e anche nelle prossime settimane mi terrò al di sopra delle parti. Ma da quel che ho letto, i loro toni sopra le righe nel complesso non mi sono piaciuti. Mi auguro che li smorzino, perché con dichiarazioni del genere si bucano i giornali ma non si convince la gente. E attenzione a non dare del Partito democratico un'immagine rissosa, perché ad approfittarne potrebbe essere il centrodestra. Che un candidato sindaco ancora non ce l'ha, ma potrebbe trovarlo e sfruttare questa debolezza».
L'invito a Felice Casson, Jacopo Molina e Nicola Pellicani di cambiare musica «ed evitare di fare a gara su chi più è in grado di rappresentare rinnovamento e discontinuità rispetto al passato, concentrandosi su cose concrete come la gestione dei servizi, l'approccio ai tanti problemi della città e le modalità di reperimento delle risorse» giunge da Marco Stradiotto, segretario provinciale del Pd. Che, nel commentare l'avvio della campagna per le primarie, spera che quelle degli aspiranti sindaci siano solo battute iniziali, premessa per tutti di un aggiustamento del tiro.
«La partita sarà molto combattuta - continua Stradiotto - ma in marzo penso che a restare in lizza saranno solo Casson, Molina e Pellicani. Sull'indipendente Giovanni Pelizzato non posso e non voglio pronunciarmi, mentre Sebastiano Bonzio non è detto che scenda in campo. Li stimo tutti e tre, dunque vinca il migliore. Ma ritengo decisivo che ricalibrino la comunicazione e il loro modo di proporsi ai cittadini, perché così come hanno cominciato proprio non va».
Sull'eventualità, poi, che una vittoria dell'ex magistrato e senatore possa determinare una spaccatura interna o il rialzo della posta da parte di chi sostiene gli altri due, l'esponente Pd si dice sereno: «In politica tutto è possibile, ma per il momento questa impressione non ce l'ho - spiega - In ogni caso, se ciò dovesse succedere e come si suol dire, »chi rompe paga". Di Comuni persi a seguito di bischerate nel centrosinistra ne ho visti diversi, a partire da Padova: anche lì l'opposizione fino al giorno prima era assente e poi ha finito con il prevalere. Non vorrei che lo scenario si ripetesse a Venezia, dove antagonisti per il momento non ne abbiamo, ma non posso escludere che il centrodestra riesca a coagularsi contro di noi".
E sulle richieste di chi uscirà sconfitto dalla competizione? «Il sindaco l'ho fatto anch'io: so bene che la gente vota lui e non i potenziali assessori - taglia corto Stradiotto - Ma resta inteso che il vincitore delle primarie, più che sui nomi, dovrà lavorare sul programma, dimostrando la sua capacità d'intercettare sensibilità diverse».
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