«Aiutatemi ad avere un cuore nuovo»

Venerdì 3 Luglio 2015
CAORLE - Una lunga battaglia con il proprio cuore. È la storia di Rabi Biason, caorlotto di 32 anni amante della musica (suonava batteria e basso), che dal 2008 sta lottando contro una cardiomiopatia dilatativa congenita, patologia che nel luglio del 2007 uccise il fratello Omar. Il calvario di Rabi è cominciato ad inizio 2008, quando anche a lui venne diagnosticato lo stesso difetto cardiaco. Venne sottoposto ad un intervento grazie al quale gli venne impiantato un defibrillatore interno. Fino al 2011, pur con molte limitazioni, è riuscito a vivere una vita quasi "normale", pur dovendo affrontare la morte della madre. Dal 2012 però la sua situazione è costantemente peggiorata: gli sono stati impiantati via via defibrillatori sempre più potenti ed è stato sottoposto a tre operazioni senza che però vi fosse un reale miglioramento. Dopo lunghi ricoveri (dal 2012 ad oggi è rimasto in ospedale per due anni e due mesi), nel 2014, al Centro Gallucci di Padova, gli è stato confermato che solamente un trapianto potrà essere risolutivo. Da agosto 2014, Rabi è entrato nelle liste d'attesa ma, ad oggi, non è ancora arrivato un nuovo cuore. Le sue condizioni sono però peggiorate: da quattro mesi è in ospedale a Padova, attaccato a delle pompe, che lo mantengono in vita.
Dal suo letto, Rabi comunica attraverso Facebook con gli amici che cercano di sostenerlo nella sulla lotta. Ora più che mai ha bisogno di un nuovo cuore. Per questo, pur consapevole che tanti altri pazienti vivono la sua stessa condizione, Rabi ha lanciato un "appello" a chiunque, istituzione pubblica o associazione, possa rendere possibile il trapianto.
Riccardo Coppo

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