Le navi Viking sono belle, nuove e poco inquinanti, sono piccole e quindi «ha senso che continuino a passare davanti a San Marco» ma sono solo una piccola parte del mercato mondiale ormai caratterizzato dalle grandi navi. Per cui, lo ha ricordato ieri mattina il presidente dell'Autorità portuale veneziana Paolo Costa intervenuto alla cerimonia in Fincantieri, bisogna assolutamente trovare una soluzione che garantisca la sopravvivenza e lo sviluppo della crocieristica a Venezia. In proposito ha annunciato di aver parlato con i tre ministri coinvolti che si sono impegnati a definire misure temporanee per garantire l'accesso alla Marittima per la stagione del 2016, «e lo faranno non appena la commissione Via nazionale avrà dato il suo parere definitivo sul canale Contorta Sant'Angelo». Se la risposta sarà favorevole potranno anche essere misure con limiti stringenti per pochi mesi, se invece il nuovo canale verrà bocciato, avranno probabilmente valore per più anni, in attesa che si trovi una soluzione in grado di garantire la tutela di ambiente e paesaggio e al contempo dell'economia e dei lavoratori.
Anche il tipo di misure che verranno adottate dipenderà dalla risposta della Via, tenendo conto che il Tar ha annullato i limiti di 96 mila tonnellate di stazza imposti alle navi per il 2015, ma che ormai per quest'anno le navi che entrano in laguna saranno più piccole e quindi più numerose (520 contro le 490 del 2014) ma anche più vecchie, più inquinanti e meno manovrabili rispetto alle grandi navi di ultima generazione. Delle nuove e piccole Viking è stata costruita solo la prima e, come dice appunto Costa, quello è un mercato residuale: «Il Gruppo ha avuto l'intuizione di ricreare navi che ricordano le passeggeri di un tempo, un segmento di lusso che è un altro prodotto rispetto ai villaggi turistici galleggianti che non devono più passare davanti a San Marco». (e.t.)
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Anche il tipo di misure che verranno adottate dipenderà dalla risposta della Via, tenendo conto che il Tar ha annullato i limiti di 96 mila tonnellate di stazza imposti alle navi per il 2015, ma che ormai per quest'anno le navi che entrano in laguna saranno più piccole e quindi più numerose (520 contro le 490 del 2014) ma anche più vecchie, più inquinanti e meno manovrabili rispetto alle grandi navi di ultima generazione. Delle nuove e piccole Viking è stata costruita solo la prima e, come dice appunto Costa, quello è un mercato residuale: «Il Gruppo ha avuto l'intuizione di ricreare navi che ricordano le passeggeri di un tempo, un segmento di lusso che è un altro prodotto rispetto ai villaggi turistici galleggianti che non devono più passare davanti a San Marco». (e.t.)
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