«Abusivi anche con il barchino»

Lunedì 27 Luglio 2015
Turismo fai da te. Dopo le agenzie di viaggio, che avevano auspicato la creazione di una "polizia turistica" per affrontare la piaga delle guide e degli accompagnatori abusivi, ora è la volta dei tassisti, che puntano il dito contro chi, con barca propria, si è inventato il mestiere di accompagnare i turisti fra i canali del centro storico e in laguna. Ovviamente tutto in nero ed esentasse. Particolarmente si fa riferimento a due pilotine bianche, ad un motoscafo open, ai "bragossi" che portano in giro i visitatori lungo la gronda lagunare. Le pilotine sono ben conosciute, osservate ogni giorno da chi vive dalle parti di Sant'Alvise. «I turisti vogliono fotografare e così smascherano l'attività dei piloti - assicurano gli abitanti - si vede subito che questi non portano a spasso la famiglia. Le pilotine sono guardinghe, caricano i turisti a Cannaregio e li conducono nelle vetrerie di Murano. Lavorano tutto il giorno, anche in centro storico, sbucando proprio dal rio di Sant'Alvise».
Meno prudenti i guidatori dell'open.
«Il motoscafo staziona nel rio dei Tolentini - raccontano i tassisti di piazzale Roma - i piloti, una persona anziana ed ora anche un giovane, se ne vanno in giro ad imbonire i turisti, caricandoli poi in barca per brevi giretti. Spesso all'approdo riescono a produrre anche la fila, con visitatori che aspettano il loro turno d'imbarco. Oltre che ai Tolentini, vanno in cerca di clienti alla Stazione e a Rialto, ormeggiando l'open dove possono».
Le azioni dei due abusivi vengono confermate anche dai gestori dei bar nella zona di piazzale Roma: «Li abbiamo scacciati - affermano i gestori - venivano qui e si aggiravano per i plateatici, cercando di fare amicizia con gli avventori stranieri per convincerli a fare un giretto in barca. Cinquanta euro per una mezzora. Abbiamo pregato questa gente di non disturbare più i nostri clienti».
«Ormai il turismo a Venezia è diventato un Far west - concludono i tassisti - non ci sono più regole e quelle che ci sono non vengono fatte rispettare. Poi si arriva al paradosso di ricevere centinaia di euro di multa perché trovati senza bandiera, mentre gli abusivi invadono il mercato».
Già, perché, oltre a quelle citate, le barche utilizzate per l'illegalità sembrano essere molte di più; d'altronde non è difficile. Magari grazie all'amico affittacamere o con bed & breakfast: proposta accettata dal turista ed eccolo in barca con tanto di pilota/guida turistica privata. Ovviamente abusivi.
© riproduzione riservata

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci