Sosta vietata, un "vizietto" diffuso

Giovedì 2 Ottobre 2014
Diminuiscono gli incidenti rilevati ma, a fronte di un incremento dei controlli, aumentano i divieti di sosta e le violazioni del regime di Ztl accertati.
I dati, relativi al 2013 e al primo semestre 2014. sono stati resi noti ieri a margine della cerimonia per il 148° della fondazione della Polizia locale, al Salone del Parlamento del Castello. Stando alle fredde cifre, si registra una tendenziale diminuzione dei sinistri (388 nei primi sei mesi di quest'anno contro gli 808 nell'intero 2013), sia per quanto riguarda quelli con decessi (2 nel semestre 2014 contro i 7 del 2013), sia con feriti. Sono stati intensificati, in proporzione, gli accertamenti (da 31.440 nel 2013 a 20.500 del gennaio-giugno 2014), i controlli serali nella zona a traffico limitato, quelli con il telelaser e per guida in stato di ebbrezza. Risultato? I friulani non hanno ancora digerito la Ztl, dato che le violazioni sono state 760 nel 2013 e 641 nei soli primi sei mesi del 2014.
La sosta irregolare è la voce più significativa tra le infrazioni (26.301 nel 2013, 16.854 nel semestre 2014), seguita dal ticket scaduto o mancante. Aumentano anche le violazioni relative al possesso di documenti di circolazione e guida (190 nel 2013, 200 fino a giugno 2014) e la mancata copertura assicurativa (da 87 dell'anno scorso a 92). Gli esiti positivi all'alcoltest, invece, sono proporzionalmente simili.
Ma, come ha ricordato il sindaco durante la cerimonia cui ha partecipato anche il Prefetto Provvidenza Delfina Raimondo, «l'ingrato compito» di elevare sanzioni non esaurisce la figura del vigile urbano: «Rappresentano - ha detto Honsell -, la protezione e la tutela del cittadino. Per questo fondamentale lavoro quotidiano sento il dovere di ringraziare loro, il comandante Bedessi e gli agenti feriti nel corso del servizio».
«Qui - ha detto dal canto suo Sergio Bedessi -, ho trovato una città ordinata, pulita, quasi un paradiso. Da 25 anni sono in Polizia e ho visto le cose cambiare; da un lato gli atti criminosi non nascono più dal semplice bisogno, dall'altro c'è stata una caduta di immagine degli enti pubblici a causa di politiche populiste e di comportamenti di alcuni dipendenti pubblici. A questo si aggiunge il nodo delle risorse in calo: contiamo 97 dipendenti di cui 85 in uniforme, per gli standard dovremmo averne almeno 100 in uniforme. Per questo, vorrei migliorare il rapporto col cittadino, aumentando la nostra efficienza, le tempistiche di intervento, l'accessibilità e potenziando le collaborazioni con le altre forze dell'ordine per dare un segnale di maggiore presenza sul territorio».
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