Società in vita fino a dicembre, assorbite le perdite 2015

Venerdì 10 Aprile 2015
AMARO - Se passa l'omologazione del concordato, Coopca rimarrebbe in vita sino a fine dicembre 2015, ovvero entro il termine in cui è prevista la cessione dei rami di azienda in funzione degli esperimenti di gara. Successivamente l'attività aziendale «verrà di fatto a cessare, salvo per la gestione amministrativa e degli immobili non ancora ceduti». Fino a quel giorno il business-plan redatto con il concordato prevede di perdere altri 4.332.784 euro. «Tale perdita di valore - viene però spiegato dagli estensori del documento - è comunque più che assorbita dalla valorizzazione delle rimanenze e degli avviamenti, che diversamente non potrebbero essere ceduti e dovrebbero irrimediabilmente essere pesantemente svalutati».
Accanto a ciò i consulenti sottolineano che «in ogni caso l'alternativa fallimentare sarebbe incompatibile con l'alienazione dei singoli rami d'azienda in funzionamento (punti vendita), apparendo improbabile che un curatore intraprenda un esercizio provvisorio in queste condizioni di redditività negativa». Sulla fattibilità del piano stesso, oltre all'attestazione ricevuta dall'accertatore esterno, lo studio Pollio, i consulenti scrivono che «la continuità aziendale consentirà di riuscire ad esitare gli importi previsti nel piano ad un valore che si ritiene possa essere pari a quello di stima, ridotto prudenzialmente del 30%; anche per i beni mobili il valore desunto dal piano sarà confermato in sede di cessione sul mercato, atteso che lo stesso già prevede una riduzione del 25% rispetto ai valori di stima».
D.Z.
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