Sesso con lo sconosciuto, «non ci fu violenza»

Giovedì 20 Novembre 2014
Non si conoscevano. Si erano incontrati per caso una notte, a Lignano, nell'appartamento di un conoscente comune, da cui la ragazza si era fermata a dormire dopo una nottata trascorsa in discoteca a ballare. Avevano avuto un rapporto sessuale. Consensuale, secondo lui. Forzato, secondo lei.
Era il maggio 2011. Dopo un paio di mesi la ragazza, una ventenne udinese, aveva sporto denuncia, spiegando alle forze dell'ordine di essere stata abusata da quel ragazzo, all'epoca di 25 anni, incontrato in casa dell'amico che le aveva dato ospitalità per una notte. Era cominciato così l'incubo di un giovane, all'epoca 25 anni, residente a Udine, ritrovatosi a processo accusato di violenza sessuale. Un incubo terminato ieri, con la lettura di una sentenza assolutoria, pronunciata nei suoi confronti dal gup Paolo Alessio Vernì all'esito di un processo celebrato con il rito abbreviato condizionato all'audizione di una testimone. Il gup lo ha assolto «perché il fatto non costituisce reato», con la formula di cui al secondo comma dell'articolo 530, ritenendo che la versione resa dalla querelante non permettesse di superare ogni ragionevole dubbio sulla consumazione dei fatti di cui l'imputato era accusato. Il ragazzo, assistito dagli avvocati Elisa Marta Mereu e Giovanni Stellato, si era sempre difeso negando la violenza e sostenendo invece che i contatti fisici intercorsi tra i due fossero voluti da entrambi e mai forzati. Nel corso del processo la difesa aveva evidenziato come la versione della ragazze fosse intrisa di contraddizioni con dichiarazioni in più parti contrastanti con le risultanze anche mediche acquisite al fascicolo. All'esito del dibattimento, alla scorsa udienza, la Procura aveva chiesto una condanna dell'uomo a 3 anni e 4 mesi di reclusione.
Ieri la decisione del giudice che ha accolto la richiesta assolutoria della difesa che esprime «grande soddisfazione per gli esiti ottenuti a fronte di un percorso processuale complesso». La ragazza, inizialmente costituita parte civile, era già uscita dal processo, rinunciando alla costituzione.
E.V.

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