Serenissima, l'arbitro fischia

Martedì 29 Luglio 2014
Serenissima, l'arbitro fischia
TRIESTE - Una denuncia al Collegio sindacale, che ha presentato una dettagliata relazione. Ma anche l'attivazione, per mano del Tribunale di Venezia, di un collegio arbitrale, che ha già cominciato il proprio lavoro.
Sono le bordate legali di Autovie Venete sul fronte, sempre più caldo, di Autostrade Serenissima, la società per azioni già partecipata dalla concessionaria regionale del Fvg con una quota del 22,3% ora fatta scendere al 16,9% in forza di un aumento di capitale per 10 milioni di euro che Autovie non ha voluto né potuto sottoscrivere, essendo impegnata sulla prima linea del finanziamento alla terza corsia A4. Mentre Autovie lamenta la perdita di circa 4 milioni, domani si terrà l'assemblea di bilancio di Serenissima. Le polveri sono accese, ma sotto sotto Autovie confida in un rinvio perché si pratichi la strada di una transazione.
La questione di fondo. Il nodo centrale della controversia, in verità alquanto complessa, si richiama alla decisione di Serenissima, nell'autunno di due anni or sono, di acquistare poco più del 4% di Serravalle-Milano al prezzo di 44,151 milioni di euro, pari a 510 euro per azione. Un'operazione, questa, osteggiata da Autovie con il proprio voto contrario sia per l'entità del prezzo, considerato eccessivo, che per la convinzione che l'acquisto esulasse dalla missione statutaria della società. Autovie - che nel vecchio Consiglio d'amministrazione esprimeva il vicepresidente Albino Faccin (poi dimessosi) e il consigliere Ernesto Pezzetta - non dimentica, fra l'altro, la circostanza che il sindaco di Serenissima Gianporcaro (espresso a sua volta dalla Spa friulgiuliana) aveva contestato l'operazione, affermando per l'appunto la violazione del codice civile (articolo 2361) per modificazione sostanziale dell'oggetto sociale stabilito nello statuto.
Tre censure. Autovie ha conseguito un parere pro veritate a un esperto di diritto civile e commerciale, il professore e avvocato Fabio Padovini (che per inciso rappresenterà la società all'assemblea), il quale ha eccepito tre profili di censura nell'operazione Serravalle-Milano: 1) l'avvenuta deliberazione dell'acquisto di azioni senza adeguate informazioni né storiche né prospettiche, anche sul fronte delle risorse da mettere in campo per pagare le azioni acquistate; 2) le finalità che si affermano speculative e non industriali; 3) la sostenuta esistenza, in capo ad alcuni consiglieri d'amministrazione di Serenissima, di ragioni di conflitti d'interesse.
Alternativa effimera. L'acquisizione delle azioni Serravalle-Milano è stata oggetto, nel gennaio 2013, dell'interesse dei soci di Serenissima Mantovani e Argo Finanziaria a subentrare alla Spa, che non aveva la provvista per far fronte all'impegno sottoscritto con preliminare d'acquisto. Ma tale disponibilità è poi venuta meno e Serravalle-Milano ha intimato a Serenissima di onorare gli impegni finanziari, anche dilazionando i pagamenti. Serenissima, nel Cda del 4 ottobre 2013, di fronte alla mancanza di mezzi ha constatato l'opportunità di recedere dall'acquisto di azioni, valutando la possibilità di un accordo con i due soci per recuperare la caparra (2,207 milioni) e i danni derivanti dalla scissione contrattuale.
La denuncia ai revisori. Mentre Serenissima si orientava a un aumento di capitale (fissato in un primo tempo a 17 milioni di euro) per superare la criticità, Autovie è approdata alla decisione di formalizzare una denuncia al Collegio sindacale di Serenissima in base all'articolo 2408 del codice civile. La ricapitalizzazione è stata approvata dall'assemblea di Serenissima il 30 dicembre 2013 con il voto contrario di Autovie e l'assenza di Apv Investimenti e delle Camere di commercio di Venezia e Padova (l'ente camerale veneziano, fra l'altro, ha appena ottenuto in sede giudiziaria il riconoscimento di un valore delle azioni Serravalle-Milano inferiore a quello pattuito per l'acquisizione).
Verso un verdetto. Ora, proprio nel giorno dell'assemblea, domani, mentre i soci dovranno valutare gli accordi con Serravalle-Milano per dilazionare i pagamenti in 5 anni, arriva sul tavolo dei soci la relazione del Collegio sindacale chiesta da Autovie e scade il termine stabilito dal Collegio arbitrale nominato dal Tribunale di Venezia per la costituzione di Serenissima. La comparizione delle parti avverrà il 30 settembre. La "guerra" continua, sperando nella pace.