Schianto mortale, giustizia dopo 12 anni

Giovedì 26 Marzo 2015
UDINE - La Corte d'appello di Trieste ha condannato Autovie Venete al risarcimento di oltre 200mila euro per la morte del giovane calciatore udinese Andrea Mazzaglia, morto di primo mattino sull'A4 il 29 novembre del 2003 a seguito di un'uscita di strada. La sua auto, una Audi A4, si è ribaltata nel fossato e si è schiantata su un basamento di cemento all'altezza del Comune di Pocenia.
La Corte, ha spiegato Gabriele Agrizzi, il legale della famiglia che da allora ha seguito le vicissitudini processuali, ha stabilito che a fronte di una probabilità che si verifichino degli incidenti, il gestore autostradale non ha avuto un comportamento conforme alla garanzia di sicurezza degli automobilisti. Per il padre Giuseppe la sentenza è una vittoria ma dal sapore amaro, perché «non c'è risarcimento che possa restituire la persona meravigliosa che era Andrea. Ancor oggi i suoi amici lo ricordano e vengono a trovarmi».
Andrea, calciatore già in forza nel settore giovanile dell'Udinese, all'epoca dell'incidente giocava come difensore nel Bolzano. Autovie si riserva di leggere le motivazioni della sentenza prima di esprimersi.
Antonella Lanfrit
© riproduzione riservata