«Sacrestani, è crisi di vocazioni»

Martedì 4 Marzo 2014
«Anche per i sacrestani c'è carenza di vocazioni, come per i sacerdoti». A lanciare il grido d'allarme per un "mestiere" che, in Friuli, sembra in via di estinzione, è Maurizio Liani, il presidente dell'Unione diocesana sacristi, che ieri all'assemblea annuale dell'associazione ha addirittura proposto lo scioglimento del sodalizio. «Sì, ho proposto di sciogliere l'associazione - conferma -, ma alla fine mi hanno invitato a continuare. Perché a sciogliere si sta poco, mentre rimettere in piedi una realtà è più difficile». L'assemblea (una quarantina i sacrestani presenti) lo ha sollecitato a proseguire, magari riducendo gli impegni. «Ci troveremo una volta all'anno per l'assemblea, la messa e un momento conviviale, per non interrompere l'attività completamente, ma sostenendo un impegno meno gravoso». Da tre anni l'associazione non riesce più a fare il ritiro spirituale per mancanza di iscrizioni e alla gita annuale nel 2013 le adesioni non sono state una folla. «Il pellegrinaggio si continuerà a fare», assicura il presidente. Il problema, dice Liani, è che «non c'è ricambio nell'associazione. Gli iscritti sono 66, mentre i parroci dell'Arcidiocesi sono circa 370. Ci sono molti sacrestani che non vogliono far parte dell'Unione, come quelli stipendiati, che sono pochi», anche se, rimarca Liani, sarebbe nel loro interesse perché il sodalizio è quasi il loro "sindacato" di categoria per il rinnovo dei contratti. I giovani? «Forse - argomenta Liani - sarebbero anche interessati, ma vorrebbero uno stipendio. Qualche parrocchia dà qualcosa, ma altre non hanno le possibilità economiche. Un sacrestano da contratto viene a costare quasi 22mila euro all'anno e molte parrocchie non possono far fronte a questo impegno. Si cercano volontari, ma nessuno si offre, perché è un impegno e la domenica tutti vogliono essere liberi. Lo dico sempre: quando finiamo noi, quei vecchi che ci sono, si chiuderà». Il problema è ben noto al Carmine (che ha ospitato l'assemblea), alle prese con la non facile ricerca di un successore dello storico sacrestano Sergio, scomparso a maggio scorso.