Riscoprire i mestieri antichi

Mercoledì 17 Settembre 2014
Il lavoro manuale non è un disonore. Anzi, la riscoperta dei mestieri e il ritorno all'artigianato può essere una delle vie d'uscita per uscire dalla crisi. Confartigianato ne è convinta, e spiega così le ragioni della seconda edizione del progetto Mani, dove le mani, ufficialmente, stanno per "Mestieri artigianali per nuovi imprenditori".
SPONSOR. Lo slogan è chiaro, come gli obiettivi, gli stessi della prima edizione, un percorso formativo rivolto ai giovani dai 19 ai 35 anni che nelle sue diverse iniziative ha coinvolto 450 aspiranti artigiani e prodotto 15 idee d'impresa, una sola delle quali si è concretizzata dando vita a un'azienda vera e propria. Per Confartigianato basta già a giustificare lo sforzo, anche se adesso l'asticella viene alzata. «Se riuscissimo a formare dieci artigiani – spiega il direttore Gianluca Gortani – sarebbe davvero un grande risultato». Per riuscirci sono arrivati sostegni importanti: oltre a quello della Regione, che aveva finanziato la prima edizione con 90mila euro, anche quelli della Fondazione Crup e della Cassa di Risparmio del Fvg, partner della seconda (60mila euro di budget), intervenute ieri alla presentazione ufficiale con i presidenti Lionello D'Agostini e Giuseppe Morandini.
IL PROGETTO. I giovani dovranno metterci l'idea, lo staff di Mani cercherà di dar loro gli strumenti per trasformarla in impresa, attraverso una sierie di seminari su materie come la gestione d'impresa, il marketing, l'utilizzo dei social media come strumento di business. Questa la parte formativa del progetto, rivolta ai giovani da 19 a 35 anni, ma una seconda sezione è rivolta ai ragazzi di tutte le scuole superiori e degli istituti di formazione, che dovranno cimentarsi – in gruppi – nella creazione di un prototipo di complemento d'arredo di design in legno, per la cui realizzazione potranno avvalersi dell'affiancamento di un'azienda artigiana. Previsti premi in denaro sia per i ragazzi che per le scuole di appartenenza.
INCUBATORI. Ma il progetto, come spiega il presidente di Confartigianato Udine e Fvg Graziano Tilatti, serve anche a lanciare un messaggio: «Senza imprenditori – spiega – non c'è presente e non c'è futuro: noi artigiani siamo i veri incubatori d'impresa e vogliamo continuare ad esserlo».
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