Ragazzi rapinatori in città pronta la prima sentenza

Sabato 20 Settembre 2014
UDINE - Avevano avvicinato un 40enne udinese che conoscevano di vista in un locale notturno del centro cittadino. Scambiate quattro chiacchiere, approfittando del suo stato di alterazione da sostanze alcoliche, lo avevano invitato a proseguire la serata con loro. Lo avevano convinto a salire in auto con la scusa di andare a una festa. Ma poi, anziché recarsi al party, lo avevano portato nella zona dietro il Bearzi, all'angolo tra via Monte Grappa e via Planis.
In quella zona, poco frequentata a quell'ora di notte, intorno alle 3.30 del mattino, lo avevano fatto scendere dall'auto per poi rapinarlo di portafoglio e cellulare sotto la minaccia di un coltello. Francesco Carmelo Balistreri, 23 anni, udinese, uno dei componenti della baby gang che la notte del 21 gennaio scorso mise a segno la rapina, ha patteggiato ieri la pena a un anno, 6 mesi e 10 giorni di reclusione e 410 euro di multa, con il beneficio della sospensione condizionale della pena.
Il patteggiamento, concordato dal difensore Piero Pericolo e dal pm Alessandra Burra, è passato ieri al vaglio del gup del tribunale di Udine Daniele Faleschini Barnaba che ha disposto anche la confisca e distruzione dei coltelli in sequestro. Insieme a lui, quella sera, c'erano altri tre giovani, due amiche e un ragazzo di 17 anni, la cui posizione è al vaglio del tribunale dei minorenni di Trieste. Alla guida c'era una delle due ragazze che, su richiesta degli amici, aveva poi fermato l'auto nella zona isolata.
Il minorenne aveva costretto la vittima a scendere e mentre Balistreri lo minacciava con un coltello, lo aveva costretto a consegnare cellulare e portafoglio, al cui interno, oltre ai documenti, c'erano circa 100 euro in contanti prelevati poco prima. Prima di risalire in macchina, dove li attendevano le amiche, il 17enne aveva anche sferrato un pugno al volto alla vittima. Raccolta la segnalazione del 40enne, la Squadra mobile aveva rintracciato la baby gang nel giro di un paio d'ore. In casa del minore, dove i quattro avevano passato la notte, erano stati trovati il portafoglio, già alleggerito del contante, ma con ancora tutti i suoi documenti all'interno, e due coltelli.
I ragazzi si erano già sbarazzati del cellulare, probabilmente gettandolo dalla finestra dell'appartamento. Gli investigatori lo avevano ritrovato nel cortile di casa.
© riproduzione riservata