Presunte fatture gonfiate al Cie, tredici a giudizio

Mercoledì 26 Marzo 2014
(c.a.) Tredici rinvii a giudizio per le presunte fatture gonfiate al Cie di Gradisca d'Isonzo e vistate, secondo l'accusa, dalla Prefettura di Gorizia. Per le ipotesi di falso materiale e ideologico vanno a processo il viceprefetto vicario di Gorizia, Gloria Sandra Allegretto di Udine e il ragioniere capo della Prefettura isontina, Telesio Colafati di Gorizia. Gli undici componenti del consorzio Connecting People di Trapani, che gestisce il Centro, sono invece imputati di associazione per delinquere finalizzata alla truffa ai danni dello Stato e alla frode nelle pubbliche forniture. Gli imputati sono Vito Giuseppe Accardo (Castelvetrano), Stefania Acquaviva (Cormons), Flavijo Bello (Mariano), Gianluca Negro (Gorizia), Vittorio Isoldi (Gorizia), Mauro Maurino (Val della Torre), Orazio Micalizzi (Acireale), Giorgia Savoia (Palermo), Giovanni Scardina (Trapani) e Giuseppe Scozzari (Castelvetrano). Al centro del processo vi sono fatturazioni per oltre due milioni di euro. Conteggi che le difese hanno tentato di demolire in udienza preliminare con perizie e una relazione della Prefettura e del ministero dell'Interno da cui emergerebbe che per la pubblica amministrazione non vi è stato alcun danno. «Da parte del viceprefetto Allegretto - afferma l'avvocato Giuseppe Campeis - non vi è stato alcun interesse personale, tanto che l'ipotesi di corruzione è caduta. Una volta venuto meno questo reato, non possono sussistere gli altri». Finanzieri e poliziotti hanno individuato irregolarità in decine di mandati di pagamento firmati dalla Prefettura tra il 2008 e il 2011: sovrafatturazioni relative a prestazioni erogate per un numero di ospiti fasullo. Il 12 giugno ci sarà la prima udienza.