Presidio

Sabato 28 Marzo 2015
AMARO - (d.z.) «Ci hanno lasciati allo sbaraglio, a mostrare la faccia di fronte a clienti e soci mentre tutto stava franando». «Ci hanno chiesto sacrifici ed ora rischiamo di rimanere su una strada». «Abbiamo famiglie e figli da mantenere, genitori che necessitano di cure. Risparmi di una vita che stanno per andare in fumo, ma non tutti ancora hanno capito la gravità della situazione». Questo il tenore delle voci dei lavoratori e delle lavoratrici di negozi Coopca che si potevano sentire ieri durante la manifestazione. Da Comeglians a Faedis, da Trieste ai punti vendita tolmezzini del Supercoop, del Mercato e di Chelonia, protagonisti anche di un corteo pacifico lungo le vie del capoluogo carnico. E poi ancora il centinaio di dipendenti del magazzino e degli uffici di Amaro, quelli che forse più di altri potrebbero scontare le conseguenze dello "spezzatino" della cooperativa carnica. Presenti alla manifestazione poi alcuni soci prestatori che giovedì sera avevano tra l'altro riunito il direttivo del Comitato, alla presenza del loro legale, l'avvocato Zilli.
«Il piano di concordato - hanno analizzato questi ultimi durante la riunione - non presenta sostanza reale: inconsistente economicamente in quanto la previsione in esso contenuta non genera certezza. Da esso si evince poi un fatturato in diminuzione e il costante aumento delle perdite d'esercizio che rischiano di pesare ulteriormente sull'attivo ipotizzato, aprendo così la strada ad un ipotetico stato fallimentare. In mancanza di serie e reali offerte d'acquisto - prosegue la nota del Comitato - non c'è salvezza e a chi vive il dramma di aver investito tutti i suoi risparmi di una vita, allo stato di fatto, non resta che prendere atto di aver perso tutto. A ciò si aggiungono le pesanti ripercussioni sulla economia locale e non solo per le perdite dei piccoli fornitori e dei posti di lavoro. Per questo - aggiungono - riponiamo tutta la nostra fiducia nell'attenta valutazione dei Giudici. La nostra unica ancora di salvezza è la costituzione di un fondo di garanzia per i piccoli risparmiatori, tra i quali ci sono molti lavoratori. Chiediamo per tanto un incontro urgente alla Giunta regionale e al presidente della Lega Coop FvgG Enzo Gasparutti. Smentiamo infine categoricamente - concludono - la designazione di un nostro membro all'interno del Cda di Coopca».
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