UDINE - L'insinuazione nel passivo del fallimento della Italsvenska srl di Mariano del Friuli per una multa non pagata di circa seimila euro e l'aggiornamento dei canoni di utilizzo degli spazi scolastici in orario extrascolastico. Sono tra gli argomenti ai quali la Giunta Fontanini ha dato il via libera nella seduta di ieri. Riguarda una sanzione non pagata relativa alla violazione di norme in materia ambientale l'istanza di insinuazione nel passivo del fallimento della Italsvenmska srl di Mariano del Friuli. Agli inizi del 2012, si legge nella delibera, la ditta goriziana è stata sanzionata per aver effettuato uno scarico di acque reflue senza autorizzazione in un corso d'acqua. Le acque scaricate illecitamente, a quanto è stato accertato, provenivano dal "Centro ingrosso Italia Cina" di Manzano. A seguito della dichiarazione nel 2013 del fallimento della società goriziana, la necessità di insinuarsi al passivo del fallimento per la somma equivalente all'ammenda comminata ovvero di circa 6mila euro.
Quanto ai canoni d'uso degli spazi scolastici in orario extrascolastico per l'annata 2014-2015 la Provincia ha deciso di non modificarli. «In considerazione della particolare congiuntura economica – ha rilevato il presidente Pietro Fontanini – abbiamo deciso di confermare i canoni già in vigore per il precedente anno scolastico. Un modus operandi, quello che questa amministrazione ha deciso di adottare per la maggior parte dei servizi al cittadino di propria competenza: anche per le tariffe sulle quali le Province hanno competenza, questa amministrazione ha deciso di non andare a gravare sulle famiglie».
Quanto ai canoni d'uso degli spazi scolastici in orario extrascolastico per l'annata 2014-2015 la Provincia ha deciso di non modificarli. «In considerazione della particolare congiuntura economica – ha rilevato il presidente Pietro Fontanini – abbiamo deciso di confermare i canoni già in vigore per il precedente anno scolastico. Un modus operandi, quello che questa amministrazione ha deciso di adottare per la maggior parte dei servizi al cittadino di propria competenza: anche per le tariffe sulle quali le Province hanno competenza, questa amministrazione ha deciso di non andare a gravare sulle famiglie».
