Ora le rette per i sette ragazzi pesano sulle casse del Comune

Martedì 16 Settembre 2014
FORNI AVOLTRI - (d.z.) Nella località dell'Alta Val Degano nei mesi scorsi sono stati smistati con l'operazione Mare Nostrum una trentina di migranti ad aprile (a Piani di Luzza) ed altri venti a fine maggio (a Collina). Oggi di quei cinquanta non ne è rimasto nessuno tra trasferimenti e addii volontari. Al Comune che si era offerto di ospitarli però rimane il problema dei sette minori identificati dalla Prefettura che, appunto per le norme contestate dal sindaco, pur essendo stati trasferiti in una struttura ad hoc di un'altra località, in fatto di rette e di responsabilità pesano ancora sulle spalle del Municipio di Forni Avoltri (80 euro pro capite, che fanno 10.080 euro solo per i mesi di aprile e maggio, e in stima 263mila euro sino al raggiungimento della maggiore età). «Continuiamo a ricevere le fatture di questa struttura - racconta il sindaco - ma non intendiamo pagarle perché è assurdo che spetti a noi». Un'altra spada di Damocle riguarda il futuro: «Se l'operazione Mare Nostrum continua, noi anche volendo non possiamo offrirci per ospitarne di nuovi (la solidarietà dei fornesi non si vuole venga messa in dubbio, però ndr) perché corriamo il rischio di scoprire che tra gli arrivi ci siano altri minori e che quindi il conto per il nostro bilancio possa farsi sempre più pesante». Ed infine il problema penale: «Nei giorni scorsi uno dei ragazzi che ci era stato affidato è scappato ed è stato trovato a mendicare - riferisce ancora il sindaco -. Se gli succede qualcosa chi ne risponde?». Per tutte queste vicende Vidale ha scritto nuovamente alla presidente Serracchiani ed anche all'Anci.