UDINE - Non si fermino i cantieri e si definisca la situazione nei tempi più rapidi possibili.
È la sostanza della mozione di sentimenti presentata in Consiglio regionale da tutti i gruppi di centrodestra (Pdl, Ln, Identità civica e Per Udine) in riferimento alla «delicata situazione in cui si è venuta a trovare l'impresa Rizzani de Eccher», l'azienda friulana impegnata sul terzo lotto della terza corsia dell'A4 e raggiunta nei giorni scorsi da un'interdittiva antimafia. Un atto contro il quale ha già depositato il ricorso al Tar Fvg.
La mozione nasce per «la estrema preoccupazione» dei consiglieri non solo «per il grave danno d'immagine subito dal Gruppo imprenditoriale friulano, tenuto conto della indiscussa capacità industriale dimostrata in questi anni dalla RdE soprattutto nei mercati internazionali dove le maestranze friulane hanno sempre dimostrato grande professionalità e competenza», ma anche per «le eventuali ricadute occupazionali derivanti dal fermo di cantieri».
Nel sottolineare «rispetto per le competenze e per l'autonomia delle autorità di vigilanza preposte» e «fiducia nelle dichiarazioni di completa estraneità» manifestate da RdE, i consiglieri «auspicano una definizione della situazione nei tempi più rapidi possibili».
A.L.(((lanfrita)))
È la sostanza della mozione di sentimenti presentata in Consiglio regionale da tutti i gruppi di centrodestra (Pdl, Ln, Identità civica e Per Udine) in riferimento alla «delicata situazione in cui si è venuta a trovare l'impresa Rizzani de Eccher», l'azienda friulana impegnata sul terzo lotto della terza corsia dell'A4 e raggiunta nei giorni scorsi da un'interdittiva antimafia. Un atto contro il quale ha già depositato il ricorso al Tar Fvg.
La mozione nasce per «la estrema preoccupazione» dei consiglieri non solo «per il grave danno d'immagine subito dal Gruppo imprenditoriale friulano, tenuto conto della indiscussa capacità industriale dimostrata in questi anni dalla RdE soprattutto nei mercati internazionali dove le maestranze friulane hanno sempre dimostrato grande professionalità e competenza», ma anche per «le eventuali ricadute occupazionali derivanti dal fermo di cantieri».
Nel sottolineare «rispetto per le competenze e per l'autonomia delle autorità di vigilanza preposte» e «fiducia nelle dichiarazioni di completa estraneità» manifestate da RdE, i consiglieri «auspicano una definizione della situazione nei tempi più rapidi possibili».
A.L.
