Lei e lei, ladre seriali con le forbici manomesse rubavano nelle auto in sosta

Martedì 23 Settembre 2014
Lei e lei, ladre seriali con le forbici manomesse rubavano nelle auto in sosta
Utilizzavano un paio di forbici appositamente modificate per forzare il cilindro della serratura delle auto, di vecchio modello, parcheggiate all'esterno di locali ed esercizi pubblici, in occasione di eventi e feste a tema organizzate nelle serate estive. Agivano con il favore del buio, razziando tutto quello che trovavano all'interno. Prendevano borse, cellulari e contanti. Ma se avevano la fortuna di trovare il codice pin lasciato incautamente attaccato al bancomat, ne approfittavano anche per fare un prelievo veloce al primo sportello che trovavano. Due donne udinesi, D.L., 22 anni di etnia nomade, e G.S., 44 anni, sono state denunciate a piede libero per furto dai carabinieri della compagnia di Udine, comandati dal capitano Alberto Granà, alla fine delle indagini avviate la scorsa estate su una serie di furti su autovetture messa a segno nella zona nord della città. Una ventina, tra luglio e agosto, i colpi che potrebbero essere attribuiti alle due donne. In ciascuna occasione svaligiavano 4-5 auto per racimolare un bottino di circa 100-150 euro alla volta, tra contante e cellulari. L'episodio che ha messo i militari dell'Arma sulle tracce delle due donne è un furto avvenuto tra il 7 e l'8 agosto sull'auto di una ventenne udinese, parcheggiata nei pressi del Terminal nord. La ragazza ha denunciato la sparizione delle borse che aveva all'interno e un prelievo di 300 euro dal conto corrente con il bancomat lasciato all'interno della vettura.
I carabinieri della stazione di Udine est sono risaliti alle due ladre grazie alle immagini riprese dalle telecamere della filiale di una banca vicina, in cui le due si erano fermate a fare un prelievo con il bancomat della vittima. I militari hanno riconosciuto una delle due donne riprese insieme alla Fiat Punto con cui si muovevano per fare i colpi. Nelle perquisizioni delegate ed eseguite il 20 settembre nelle abitazioni delle due donne sono stati trovati elementi utili ai fini delle indagini. Nell'abitazione della più giovane sono stati trovati i vestiti usati il giorno del colpo. Nell'auto della seconda sono state trovate le forbici modificate usate per commettere i colpi. In casa di quest'ultima è stato trovato anche un giovane somalo, Yosuf Gallad, 23 anni, disoccupato, in possesso di un etto e mezzo di marijuana suddiviso in diversi involucri e circa 1.700 euro di dubbia provenienza. L'uomo è stato arrestato per detenzione ai fini di spaccio.
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