Le imprese premiano la fusione

Venerdì 1 Agosto 2014
UDINE - «Gli artigiani considerano utili le Camere di commercio, ma la maggioranza assoluta del 51% vuole siano ridotte numericamente e questo è senza dubbio una richiesta di cambiamento che viene dai nostri imprenditori i quali non vogliono cancellare la 'casa delle categorie' e chiedono piuttosto razionalizzazioni e risparmi di costo per renderla più snella ed efficiente».
È questa, secondo Franco Buttazzoni, vicepresidente vicario di Confartigianato Udine, l'indicazione principale che emerge dalla 17. indagine sulla congiuntura dell'artigianato provinciale curata dall'Ufficio Studi della stessa associazione e realizzata su un campione di 609 imprese artigiane, al quale sono state poste anche domande sulle Camere di commercio. Ecco i dati per quanto riguarda le Camera di commercio, illustrati dal responsabile dell'Ufficio studi Nicola Serio.
Il primo dato da analizzare riguarda quanti imprenditori hanno risposto a questo quesito: si tratta dell'82% degli intervistati, in valore assoluto 498 artigiani, ovvero circa 4 su 5. Discriminando per zona emerge che la percentuale di rispondenti è più bassa della media in montagna (75%); nei settori è maggiore nelle manifatture (91%) e più bassa nei servizi (75%), non varia in base all'età ed è più bassa tra le imprenditrici (79%).
La restante parte (111 artigiani pari al 18%) ha dichiarato di non avere un opinione a proposito o di non voler rispondere. Colpisce che un artigiano su 5 non abbia espresso una opinione definita sul futuro assetto delle Camere di commercio regionali; in montagna come accennato la quota sale a uno su 4. Puntando l'attenzione sulle risposte valide, se si trattasse di un referendum, sarebbe approvata con la maggioranza assoluta del 51% la riduzione del numero delle Camere di commercio in regione: nel dettaglio il 20% si è espresso per un'unica Camera regionale, il 31% a favore di 2 Camere, una per le province di Udine e Pordenone e una per le province di Gorizia e Trieste.
Ecco la distribuzione delle risposte valide: chiede l'abolizione delle Camere il 16% degli intervistati (circa uno su 6) mentre è pari al 33% (uno su tre) la percentuale di chi chiede di mantenere invariata la situazione attuale. Valutiamo ora se i dati provinciali sono omogenei sul territorio o se variano in base alla zona altimetrica: il dato che si distacca maggiormente dalla media è quello relativo agli artigiani con sede in zona montana che, nel caso delle Camere, sono favorevoli a mantenere la situazione attuale nel 51% dei casi. In collina e pianura le percentuali sono identiche e prevale con il 52% l'ipotesi di ridurre il numero a 1 o 2 Camere di Commercio in regione.
© riproduzione riservata