La sfida di Fidenato nuove semine con il mais Ogm

Giovedì 8 Maggio 2014
La battaglia pro-Ogm di Giorgio Fidenato non si ferma: nei giorni scorsi l'agricoltore di Arba ha seminato del mais transgenico Mon810 nei suoi campi di Vivaro e Mereto di Tomba. Quattromila cinquecento metri quadrati. Una rivendicazione «al mio diritto di coltivare Ogm, sancito dalla Corte europea» spiega Fidenato, che non si ferma né davanti al pronunciamento del Tar del Lazio né alla moratoria con cui la Regione Fvg prolunga il divieto agli Ogm. «Ho già inviato comunicazione alla Regione della semina», assicura. E questo è solo l'inizio: «Entro venerdì presenteremo un appello al Consiglio di Stato contro la sentenza del Tar». Il giudici amministrativi si sono pronunciati a favore al Decreto firmato nel 2013 dai ministeri dell'Ambiente, Salute e Agricoltura che vieta la coltura Ogm sul suolo italiano. Da qui il ricorso al Tar, che Fidenato si è visto respingere. «Chiederemo una cautelare per poter seminare - prosegue l'agricoltore - Ho già le sementi pronte per coltivare cinque ettari. Non è possibile che magistratura e Tar si sostituiscano all'Efsa (l'Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare, ndr) non tenendo conto del parere dello scorso 24 settembre positivo rispetto agli Ogm». Quanto all'indirizzo proveniente dall'Europa sul fatto che Stati membri abbiano facoltà di decidere se consentire o meno le colture transgeniche, Fidenato precisa che si tratta «di una proposta non di una direttiva né di un regolamento, e solo per motivi d'urgenza».
Mentre in Italia il Tar del Lazio si pronunciava a favore del decreto anti Ogm, anche la Francia ha approvato la proposta di legge che vieta la coltivazione di mais transgenico. Scende così a 5 su 28 il numero dei Paesi dell'Unione europea in cui il Mon810 è consentito. «È il terzo tentativo in Francia, dove avevano già votato due decreti anti-Ogm, entrambi poi bocciati - replica Fidenato - è terrorismo puro». L'agricoltore ieri era tra il pubblico del convegno organizzato da Legambiente Fvg all'Auditorium della Regione di Pordenone, dedicato alla coltivazione della soia e all'agricoltura di filiera, «unica prospettiva anche per la nostra regione» ha commentato Sergio Bolzonello, vicepresidente Fvg, che ha confermato la volontà di un Fvg libero da Ogm. In quanto tutela della «pluralità e della libertà di coltivazione». Puntare al 20% di agricoltura biologica entro il 2020 su tutto il territorio nazionale, questo il manifesto di Legambiente.
Valentina Silvestrini

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