La figlia in ospedale dopo la lite scagionati i genitori settantenni

Martedì 31 Marzo 2015
UDINE - (E.V.) Non c'è stato nessun maltrattamento. C'è stata solo una discussione per delle divergenze di opinioni a carattere economico.
L'anziana coppia di coniugi della Bassa friulana, arrestati e messi ai domiciliari con l'accusa di maltrattamenti in famiglia ai danni della figlia, una donna sulla quarantina, ha fornito una versione del tutto diversa di quanto accaduto venerdì pomeriggio tra le mura della loro abitazione. Marito e moglie, entrambi sulla settantina, si sono presentati ieri mattina davanti al gip del tribunale di Udine Matteo Carlisi per l'udienza di convalida.
Accompagnati dal loro legale, l'avvocato Maurizio Conti, hanno risposto alle domande del giudice spiegando che la figlia si sarebbe impadronita di alcuni documenti dei genitori per portarli al suo avvocato. Ne sarebbe nata una discussione e mentre tentava di riprenderli in mano sarebbe caduta, rimediando così i lividi per cui avrebbe fatto poi accesso al pronto soccorso, dopo aver chiamato i carabinieri. Il giudice, accogliendo le istanze della difesa, non ha convalidato l'arresto per mancanza di flagranza di reato. E non ha applicato la misura degli arresti domiciliari chiesta dalla Procura «per l'assenza del presupposto dei gravi indizi di colpevolezza», spiega Conti. I due coniugi sono dunque liberi.