«L'ho conosciuto nel '98 e siamo diventati amici»

Martedì 2 Settembre 2014
UDINE - A maggio L'Altra Europa con Tsipras portò a Udine Aleida Guevara, la figlia del "Che": venerdì sarà in città l'ultimo compagno dell'icona stessa della rivoluzione. Legittimo chiedersi quale sia il legame della città con gli eredi della memoria di Guevara. Eppure le due visite non hanno nulla a che fare l'una con l'altra, perché "Benigno" arriva a Udine sulla scorta della conoscenza personale con Carletto Rizzi, già candidato sindaco. «L'ho conosciuto nel 1998 quando in città abbiamo voluto organizzare un'iniziativa sul "Che": contattai un amico a Parigi perché volevo contattare Jean-Jacques Nattiez, biografo del "Comandante". Ma non poteva venire – racconta Rizzi – e mi suggerì di contattare Benigno che da qualche anno aveva chiesto asilo politico in Francia». Da lì nacque un'amicizia che dura tuttora. «È un uomo di eccelso valore e grandi ideali, nonchè di grande coraggio - racconta -. A Cuba non può rientrare perché espatriare è alto tradimento. Oggi per molti esuli e dissidenti è proprio Benigno la figura che potrebbe restituire a Cuba un futuro», chiude Rizzi. Aleida? «Pensa ai diritti del padre più che a quelli di Cuba», ironizza Rizzi, «mentre Benigno è tra quelli che vogliono salvare il Che anche dal suo sfruttamento commerciale».