L'Accademia d'Archi Arrigoni di San Vito al Tagliamento riscopre il compositore

Giovedì 10 Luglio 2014
L'Accademia d'Archi Arrigoni di San Vito al Tagliamento riscopre il compositore Federigo Fiorillo in un cd pubblicato da Amadeus, in uscita in allegato al numero di luglio della rivista mensile, considerata in Italia tra le più autorevoli nel settore della musica classica e la più diffusa.
Una registrazione di pregio che propone quattro composizioni, di cui due inedite: si tratta delle due Sinfonie Concertanti per due violini e orchestra, suonate dai giovanissimi musicisti della Arrigoni (se l'età media è di 16/17 anni, il primo violino ne ha solo 14) con soliste la diciannovenne Laura Bortolotto (già vincitrice di numerosi premi, diplomatasi in violino a 14 anni con il massimo dei voti) e Lea Birringer (classe 1986, ha debuttato a 14 anni come solista con i Berliner Symhoniker, allieva e assistente di Pavel Vernikov).
Si tratta di due inediti non solo sul piano discografico, ma anche per quanto riguarda la pubblicazione della partitura (che verrà editata prossimamente dalla Pizzicato Verlag Helvetia). A rivelarlo è lo stesso Domenico Mason, intervistato da Amadeus (che oltre al cd ha dedicato all'Orchestra di San Vito anche la copertina della rivista). Oltre alle due sinfonie concertanti, il disco comprende anche il Concerto per violino e orchestra n.1 in fa maggiore (violino solista Laura Bortolotto) e la Sinfonia Concertante per due oboi e orchestra solisti Luca Vignali (primo oboe dell'Opera di Roma) e Stefano Rava (titolare della cattedra all'Istituto Superiore di Studi Musicali Verdi di Ravenna). La presentazione dal vivo del disco si terrà martedì 22 luglio a Cividale del Friuli all'interno del Mittelfest, al primo anno di direzione di Franco Calabretto.
La riscoperta di Fiorillo è avvenuta in breve tempo, da quando a gennaio Domenico Mason (direttore dell'Orchestra dell'Accademia Arrigoni) decise di fare qualche ricerca su Fiorillo fino alla registrazione nella Fazioli Concert Hall ad aprile dello stesso anno. «Laura Bortolotto stava studiando il Concerto per violino; ho deciso di cercare altro repertorio di Fiorillo da proporre agli allievi e ho trovato che aveva scritto due sinfonie concertanti per violini - spiega Mason - ne ho ritrovato delle stampe di inizio Ottocento di Sieber di Parigi, alla Biblioteca di Stato di Francoforte. Si trattava però delle singole voci non della partitura». Il lavoro di ricostruzione è stato affidato al compositore Davide Pitis che oltre a ricostruire la partitura ha corretto alcuni refusi. «Abbiamo proposto l'incisione ad Amadeus e così siamo partiti. Per noi raggiungere questo risultato è motivo di enorme orgoglio e soddisfazione» conclude Domenico Mason.
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