Il pronto soccorso diventa hi-tech

Venerdì 1 Agosto 2014
UDINE - Firma digitale e un braccialetto che "parla" con il computer. Al Pronto soccorso dell'azienda ospedaliero-universitaria Santa Maria della Misericordia sta per scattare una piccola rivoluzione informatica. Oggi, con la raccolta del consenso al trattamento dei dati, le strutture del Santa Maria mettono in rete i referti in modo che tutti i reparti li possano leggere. Un discorso a sé va fatto per il Pronto soccorso.
«In questo caso - spiega il direttore della Soc (Struttura operativa complessa) tecnologie dell'informazione e della comunicazione dell'ospedale, Piero Pascolo - il Pronto soccorso ha un programma specifico per la gestione del paziente. Naturalmente tutta la fase di richiesta delle consulenze che il Ps richiede è fatta in maniera informatizzata e lo stesso Ps riceve in via elettronica i referti delle consulenze richieste».
Quello che non appare in rete e non viene condivisa è il referto di Pronto soccorso. Almeno finora. A partire da settembre, infatti, il Ps sarà dotato di un nuovo programma messo a punto da Insiel che ha adeguato il sistema informatico e che è già attivo a Pordenone, Gorizia, Alto Friuli e Bassa Friulana, secondo una calendarizzazione prestabilita e decisa congiuntamente da tutte le aziende sanitarie della regione. Nessun ritardo, dunque, nell'avviamento del nuovo programma, ma solo l'attesa di riscontri positivi, che - precisa Pascolo - «sono stati finora favorevoli».
Ecco le novità: il programma, rinnovato rispetto all'attuale anche secondo le specifiche regionali, è stato pensato ad hoc su indicazione dei medici dei Pronto soccorso che hanno creato un gruppo di lavoro regionale. Tra le funzioni aggiuntive spicca una nuova tecnologia per il riconoscimento del medico che non deve più apporre nome e cognome ma sarà dotato di un braccialetto che colloquia direttamente con il computer.
Inoltre sarà possibile mettere in rete il referto di Pronto soccorso con tanto di firma digitale, come avviene nelle altre strutture dell'ospedale, «fermo restando - sottolinea Pascolo - che il dossier del paziente è già on line». Il nuovo programma, rivisto dal punto di vista delle tecnologie e con un'interfaccia diversa, non peserà sul bilancio aziendale, ma è a carico della Regione. Ma le novità non sono finite. «Adesso Insiel sta costruendo il fascicolo sanitario - spiega Pascolo - per far condividere i dati dei pazienti, naturalmente quelli che hanno dato il consenso, a tutte le strutture sanitarie della regione, dagli ospedali alle aziende sanitarie, compresi i medici di medicina generale».
Mentre il dossier, dunque, può essere letto solo all'interno di una struttura, il fascicolo verrà condiviso a livello regionale. Questa seconda rivoluzione, secondo quanto stabilito dal Governo centrale, scatterà entro giugno 2015, almeno per una prima attivazione.
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