Honsell: forniti tutti i chiarimenti

Mercoledì 17 Settembre 2014
Comune, Udinese e progettista dello stadio Friuli: tutti a Roma con i rispettivi avvocati, ieri, per l'audizione davanti all'Autorità di vigilanza sui contratti pubblici, che aveva chiesto chiarimenti su alcuni punti dell'operazione relativa all'impianto di piazzale Argentina. Una riunione durata circa un'oretta, durante la quale sono state ascoltate assieme le posizioni di tutti i soggetti coinvolti: prima quella dell'amministrazione comunale, poi quella della società bianconera, infine quella dell'ingegnere Roberto Regni. La seduta è stata interlocutoria e l'Autorità si è riservata del tempo per analizzare le questioni sul piatto e prendere una decisione. Tre erano fondamentalmente i nodi da affrontare. Primo, la posizione dell'ex responsabile unico del procedimento (Rup) per lo stadio, Marco Padrini, anche dirigente del Comune: secondo la lettera che la stessa Autorità aveva inviato al Comune ad inizio settembre, infatti, i due ruoli non sarebbero compatibili. Secondo, la procedura di aggiudicazione da parte di Palazzo D'Aronco per il trasferimento del diritto di superficie, in cui, sempre secondo l'Authority, il Comune avrebbe recepito «solo in parte le osservazioni formulate dalla Corte dei conti» che sollecitava «il rispetto del principio di tipicità dei contratti»; terzo rilievo da chiarire, l'affidamento dei primi tre lotti di lavoro. «Abbiamo esposto i punti per noi importanti sul piano strategico e politico - ha commentato a fine audizione il sindaco Furio Honsell -, spiegando il percorso innovativo portato avanti con l'Udinese in questa operazione. Non è stato un interrogatorio. Ci hanno ascoltato e adesso rifletteranno. Noi, entro un mese (cioè entro il 5 ottobre, ndr) invieremo la nostra memoria e li abbiamo pregati di farci sapere il loro parere. D'altronde- ha concluso -, è un parere che avevamo sollecitato 10 mesi fa». Sereno è parso anche Alberto Rigotto, direttore amministrativo della società bianconere e project manager dello stadio: «Il presidente Cantone ha detto testualmente che ci ha ascoltato con attenzione e con altrettanta attenzione verrà dato il parere - ha raccontato -, e credo che i tempi saranno abbastanza veloci». Sul nodo dell'affidamento dei lotti, Rigotto ha specificato: «L'Authority non era contraria alla divisione in lotti, ma voleva capire quali fossero le motivazioni d'urgenza che hanno permesso di bypassare la gara europea per il loro affidamento. Abbiamo spiegato che era necessario procedere in estate altrimenti avremmo dovuto spostare il campo e abbiamo allegato anche il relativo verbale della commissione Tulps di maggio». Adesso non resta che aspettare: l'Autorità può archiviare il caso oppure, in caso di irregolarità, tra i suoi poteri c'è la possibilità di comminare sanzioni pecuniarie, di inviare gli atti alla Corte dei conti o alla Procura e di invitare l'amministrazione ad emendare gli errori.