Dayli, a rischio i negozi acquisiti da Aromatika

Mercoledì 1 Aprile 2015
UDINE - Dopo la metalmeccanica, il manifatturiero e l'arredo, dal 2014 e nel 2015 in particolare, gli effetti della recessione si sono fatti sentire molto pesantemente nel comparto del commercio. Le ultime cattive notizie arrivano da Aromatika, società che ha acquisito parte dei negozi già Dayli e, prima ancora, Schlecker. A seguito di un incontro tenutosi lunedì con la direzione e le organizzazioni sindacali è emerso come la catena di punti vendita, per cui si era cercato il massimo rilancio, non sia riuscita a ottenere i risultati di fatturato sperati.
Il problema riguarda specialmente quelli che operano in Friuli Venezia Giulia e in parte quelli aperti nel vicino Veneto. «Oggi, purtroppo, anche se non ancora in via definita e senza ufficializzazioni - dice Diego Marini della Fisascat Cisl Udine, che ha già comunicato gli esiti della riunione ai dipendenti - è emersa una realtà ben più grave del previsto. In buona sostanza, l'azienda proprietaria, che fa capo al Gruppo Gottardo, ci ha detto che i negozi a nome Aromatika stanno perdendo enormemente. La direzione, inoltre, non lascia intravedere nulla per l'immediato futuro: la soluzione di massima a cui sta pensando è una cessione in parte o in toto dei negozi». Oggi i punti vendita a questa insegna sono 62 in tutto. Due, quelli di Venezia Lido e di Grado, sono stati ceduti in affitto alla stessa Gottardo che li aprirà probabilmente come "Tigotà"; in questi caso è garantito il passaggio diretto delle persone impiegate alle stesse condizioni normative e contrattuali. Sei altri negozi, di cui cinque in Friuli Venezia Giulia e uno a Venezia Mestre, ancora chiusi, con 18 dipendenti totali già alle dipendenze, non saranno riaperti; questi 18 dipendenti, attualmente in cassa integrazione straordinaria, saranno assunti da "Aromatika" e ricollocati nei punti vendita più vicini. Ulteriori 6 negozi con circa 15 addetti diretti rientrerebbero in una fase di trattativa avanzata per una loro cessione a un soggetto di cui, al momento, non è stato comunicato il nome, per non compromettere la contrattazione. «Per tutti gli altri 48 negozi, a oggi non ci sono approcci in corso e, da come si sono espressi i vertici della dirigenza, c'è l'intenzione di "mollare" per le grosse perdite che producono e perché, a loro dire, queste perdite starebbero intaccando la solidità del Gruppo Gottardo - spiega Marini -. Abbiamo comunicato di non essere d'accordo con soluzioni unilaterali o con soluzioni che lascino "per strada» i lavoratori". L'aggiornamento con l'azienda è stato fissato per il 26 maggio alle 14.30, nella sede padovana della Gottardo. Oggi, invece, sciopero nazionale per la vertenza "Mercatone Business" che in provincia interessa il negozio di Reana, per cui si teme la chiusura; qui i 40 addetti diretti sono in sciopero da sabato.
Paola Treppo

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