D'Este: decisione assunta concordemente Berti: scandaloso invocare il regolamento

Giovedì 17 Aprile 2014
UDINE - All'indomani della commissione secretata non si fanno attendere le repliche di maggioranza e opposizione. Da una parte, il capogruppo di Innovare Enrico D'Este sostiene che «la secretazione dei lavori è stata decisa concordemente dai presidenti delle commissioni che hanno ritenuto che questa dovesse procedere a porte chiuse in quanto si rendevano necessari apprezzamenti e valutazione su persone. Il diritto all'informazione - aggiunge - deve far salvo il diritto di ciascuna persona al rispetto della reputazione e dei propri valori personali». Di tutt'altro avviso è il capogruppo del Pdl Enrico Berti che senza mezzi termini definisce «scandaloso che si invochi il regolamento quale scusa per non rendere fruibile e trasparente la discussione sulle problematiche relative ai lavori del posteggio di piazza Primo maggio. Non si tratta di bruscolini ma di oltre 11 milioni di euro, soldi pubblici». Berti si dice meravigliato che anche Sel «si allinei alla visione filtrata del Pd locale. Allineati e protetti verso il buco anche a costo di minare la democrazia che, si sa, si invoca da parte di Honsell solo in alcuni frangenti salvo poi richiamare il regolamento quando qualcosa va storto. E qualcosa sta andando storno su tale opera, ma il regime impone addirittura il silenzio».
Una decisione «illegittima» quella presa dai presidenti delle commissioni Enrico D'Este e Mario Canciani, a detta di Adriano Ioan (Identità civica), mentre Hosam Aziz assicura che sarà richiesta una convocazione della commissione a porte aperte in presenza sia del presidente di Ssm, sia di Fantini.
Li.Za.