Condannato dal giudice per il testamento contraffatto

Martedì 23 Settembre 2014
(E.V.) - Figlio unico ed erede universale, avrebbe contraffatto i testamenti olografi della madre. Si sarebbe "autoescluso" dall'eredità, fingendo che l'anziana avesse disposto un legato per il nipote, suo figlio, per la nuora, sua moglie, e per la badante di quest'ultima. Il motivo? Evitare un pignoramento immobiliare da parte di un privato al termine di una causa civilistica. Per questo motivo Andrea Agostinis, 57 anni, tolmezzino, è stato condannato ieri dal giudice del tribunale di Udine Laura Alcaro a 1 anno e tre mesi di reclusione con il beneficio della sospensione condizionale della pena per un'ipotesi di falso. Il fatto risaliva al 2009 quando, a seguito della morte della madre, l'uomo aveva portato i testamenti al notaio. Sollevati alcuni dubbi sull'autenticità degli scritti, la Procura aveva aperto un'indagine a suo carico. Al termine del processo, nel quale è stata fatta anche una perizia grafologica che ravvisava delle particolarità nelle cifre e una conformazione singolare nella scrittura, contestata dalla difesa con un parere tecnico del perito di parte, il pm Lucia Terzariol aveva concluso la propria requisitoria chiedendo la condanna a 1 anno di reclusione. La difesa dell'imputato, l'avvocato Daniele Liani, che già preannuncia appello, aveva invocato invece l'assoluzione perché il fatto non sussiste. Ponendo l'accento sull'assenza di un adeguato accertamento dall'elaborato grafologico che potesse attribuire la scrittura all'uomo, la difesa si è a lungo soffermata sull'assenza di movente. Il pignoramento era già stato fatto su un altro immobile che copriva abbondantemente il credito vantato dalla controparte. Al contrario la difesa ha sostenuto che l'imputato, quale unico erede, fosse in realtà persona offesa dal reato.(((viottoe)))