Cenerentola, stella che danza

Lunedì 2 Marzo 2015
PORDENONE - Una stella. Una stella che danza sulle punte, che conosce il dubbio, l'emarginazione la sofferenza, la speranza e che raggiunge infine la luce. È con questa visione fatta di ceneri e di magia che la danza sulle punte torna in scena al Teatro Verdi di Pordenone, con uno dei classici del balletto per eccellenza: “Cenerentola” del Malandain Ballet Biarritz, una delle più prestigiose compagnie di danza internazionali, giovedì 5 marzo alle ore 20.45.
Cenerentola è una storia antica, resa famosa grazie a Charles Perrault e ai fratelli Grimm - ma ne esistono numerose altre versioni - l'intrigo, il fantastico, la ricchezza di simbologia di questa fiaba sono stati fonte di molteplici adattamenti sia per lo schermo che per il teatro. Tra le tante Cenerentole c'è quella di Jules Massenet su libretto di Henri Cain messa in scena all'Opéra Comique nel 1899.
Thierry Malandain, fondatore del Malandain Ballet Biarritz sviluppa un approccio del tutto personale, pur restando fedele alla drammaturgia di Cenerentola e allo spartito di Prokof'ev. Malandain vuole esprimere l'amore poetico di Cenerentola e del Principe, della nascita e dello sbocciare di questo amore, e attraverso la storia di Cenerentola, attraverso le sue sofferenze, le sue emozioni, le sue speranze scrive qualcosa di universale. Un grido alla luce, un richiamo al chiarore sereno delle stelle, sorta di contrappunto al caos interiore in cui si moltiplicano i dubbi, le rivolte, i dispiaceri sofferti e le felicità sognate.
Le caratteristiche principali dello “stile Malandain” sono la musicalità, la ricerca formale e la perfezione tecnica in un percorso che non è mai puramente plastico ed estetico, ma è pieno di poesia nella sua linearità e di preziosi dettagli pur nei momenti di estrema forza ed energia. Cerca sempre di rispettare ed esaltare lo spirito del balletto classico, pur inventando continuamente nuovi codici e nuove letture.
Lo spettacolo è stato concepito con una economia di mezzi, ossia senza cambi di scene, senza artifici, ma con il piacere trasmesso dall'umanità e dalla magia del racconto, dalla sontuosità della musica, ma anche dalle risate delle scene burlesche che controbilanciano gli episodi onirici o di sventure. La coreografia è semplice e intensa e dallo stile neoclassico, molto elegante e ricco di spunti originali che sorprendono, mettono in valore le qualità del personaggio femminile che vive il suo sogno fino alla fine. È catartico per il pubblico lo scoprire – attraverso il balletto - il percorso per disperdere le nuvole e “generare una stella danzante”.