Arrivano i vigili a pedali

Giovedì 24 Luglio 2014
Aumentano gli incidenti che vedono coinvolti i ciclisti: i numeri rimangono bassi, certo, ma le percentuali sono in crescita, segnale, questo, che ha spinto le istituzioni a convocare il "Tavolo a pedali" per sensibilizzare le associazioni di chi ama le due ruote a diffondere comportamenti corretti.
Così ieri a Palazzo D'Aronco, Comune, Polizia municipale, Prefettura e cittadini si sono riuniti per discutere sul tema della sicurezza: «Come abbassare l'incidentalità che coinvolge le bici? - ha detto il sindaco Furio Honsell - Da un lato, ridefinendo la mobilità, dall'altro sensibilizzando sui comportamenti sani che i ciclisti devono tenere». Un punto di vista condiviso anche dal Prefetto, Provvidenza Delfina Raimondo: «L'uso delle due ruote è la mobilità ideale, che noi vogliamo potenziare, per questo si deve far capire l'importanza di condotte corrette». Cioè il rispetto del Codice della strada e l'attenzione per le condizioni del mezzo, soprattutto visto che la bici è un "utente debole".
I DATI. Se nel 2012 gli incidenti con le biciclette sono stati 112 (di cui 99 con feriti e 13 senza), il 2013 ha registrato un calo nel totale (107), ma con 3 decessi e due feriti in prognosi riservata. Nel primo semestre 2014, invece, gli incidenti sono stati 45. Anche la Saf ha segnalato un aumento dei sinistri tra bus e due ruote: «Nel 2013 erano 3 - ha detto il direttore, Paolo Zaramella -, quest'anno sono già 5: tutti in strade dove c'è la pista ciclabile che però i ciclisti non stavano usando». «La circolazione a Udine è costituita in buona parte da bici - ha spiegato il comandante della Polizia municipale, Sergio Bedessi -, e c'è una buona rete di percorsi. Non esistono punti caldi dovuti alla struttura delle strade, ma solo ai flussi di passaggio. Il problema è che spesso il ciclista è concausa dei sinistri e riceviamo molte telefonate di pedoni che si lamentano di comportamenti scorretti di chi viaggia su due ruote».
I COMPORTAMENTI SCORRETTI. Il nodo, secondo Bedessi, è che alle volte chi viaggia sulle due ruote dimentica che si tratta comunque di un veicolo: transita sui marciapiedi, passa col rosso al semaforo, usa il cellulare mentre pedala, va contromano (come in via Grazzano), usa gli attraversamenti pedonali. D'altro canto, ha spiegato il comandante, il controllo sui ciclisti è difficoltoso e impopolare, anche se le infrazioni rilevate sono state 62 nel 2012, 52 nel 2013 e 12 nel 2014.
LE CONTROMISURE. Saranno i vigili a salire in sella: con l'approvazione del bilancio, infatti, è stato dato il via libera all'acquisto dei veicoli per la pattuglia in bici che dovrebbe avvenire entro un mese. Un modo per mettersi allo stesso livello dei ciclisti, nella speranza che vedendo gli agenti più vicini a loro, desistano dai comportamenti pericolosi. Oltre a ciò, il Comando pensa a campagne informative e controlli specifici sulle piste: «Noi lavoriamo sullo sviluppo della ciclabilità - ha concluso l'assessore Enrico Pizza -, perché puntiamo sempre più ad una mobilità sostenibile. Per ora ci sono 60Km di piste ciclabili su 350 di sviluppo viario, amplieremo anche le zone a 20 o 30 km orari, che ora sono solo 4,2 km. Ma se tutti ci comportiamo un po' più correttamente, le cose andranno meglio».