Americano assalito in cella tre profughi

Domenica 1 Marzo 2015
Tre giovani afgani, tutti domiciliati in regione, in Italia con lo status di asilanti, dopo aver ottenuto la protezione internazionale, sono stati fermati dalla Polizia di Udine per l'aggressione a scopo di rapina compiuta la sera tra il 15 e il 16 gennaio scorso a Cividale ai danni di uno statunitense. L'uomo, un 32enne originario dell'Ohio, nella città ducale da qualche tempo per motivi di lavoro, era stato aggredito sul greto del Natisone e rapinato dell'iPhone 4 e del portafoglio, contenente circa 20 euro e carte di credito, da tre giovani dopo una serata trascorsa nel centro cittadino con uno di loro. Quella sera, all'uscita dall'albergo in cui alloggiava, l'americano aveva conosciuto casualmente un gruppo di giovani stranieri. Scambiate quattro chiacchiere, avevano bevuto qualcosa insieme in un bar. Poi, con una scusa, il giovane afgano lo aveva convinto a scendere sul greto del Natisone, nei pressi del ponte del Diavolo. All'improvviso erano spuntati gli altri due giovani che avevano cominciato a colpirlo alle spalle prima con un bastone, lungo circa 50 centimetri per 7 di diametro, poi a mani nude. Derubandolo prima di lasciarlo a terra, stordito e ferito. L'americano era riuscito a tornare in albergo, dove il portiere aveva lanciato l'allarme. Prima di essere trasportato in ospedale a Udine, con un trauma cranico che gli è valso sei giorni di ricovero e una prognosi di un mese di riposo, il ragazzo era riuscito a raccontare alla Polizia l'accaduto, descrivendo i suoi aggressori come giovani dalle fattezze mediorientali. Le indagini, avviate dagli agenti del Commissariato di Cividale, diretto dal commissario capo Michelangelo Missio, e dalla Squadra Mobile di Udine, diretta dal vice questore aggiunto Massimiliano Ortolan, condotte con l'importante ausilio di alcuni testimoni e con la visione dei filmati delle telecamere, hanno messo gli investigatori sulle tracce di un gruppetto di afgani. Il cerchio si è quindi stretto intorno a Nawab Jabarkhel, 19 anni domiciliato a Pordenone, Amir Gul, 21 di Cividale, e Amin Maigan, 18 di Pozzuolo. I tre, ancora inseriti nel programma previsto per gli asilanti, conoscevano bene la zona avendo gravitato da minorenni tutti intorno ad una struttura cividalese. Raccolti una serie di elementi a carico e ravvisato il pericolo di fuga, venerdì il pm Maria Caterina Pace ha deciso di emettere un decreto di fermo. I tre stavano pensando di andare all'estero, in Inghilterra, Belgio e Francia. La Mobile ne ha rintracciati due nel pomeriggio a Udine, il terzo in serata a Codroipo in casa di alcuni connazionali. Le perquisizioni personali e domiciliari hanno consentito di ritrovare e sequestrare oggetti utili alla ricostruzione dei fatti e l'iPhone rubato. I tre, accusati di rapina e lesioni, sono stati condotti in carcere in attesa della convalida del fermo chiesta ieri dal pm Claudia Danelon. L'udienza si terrà lunedì.(((viottoe)))