Al "Winefather" una cena in azienda, un soggiorno e la vendemmia dal vivo

Domenica 25 Gennaio 2015
UDINE - Ma come funziona il portale per "imparentarsi" con i vignaioli? Cliccando sul sito (www.thewinefathers.com), di cui si è già occupata la stampa specializzata (e non) nazionale, chi desidera sostenere un progetto sceglie quanto stretta vuole sia la sua "parentela" con i piccoli produttori di vino italiani.
«Con 100 euro si diventa "cugini", con 200 "zii", con 500 fratelli e con mille euro "winefather"», esemplifica l'amministratore delegato della start up che ha creato il sito, l'udinese Luca Comello. In cambio, per esempio nel caso del progetto legato al nome di Marco Cecchini di Faedis, che vuole riportare all'antico splendore un vigneto di Riesling (nel 2014 a causa delle piogge, franò un fronte di oltre venti metri per un salto di almeno tre, "condannando" 300 viti), «i "cugini" possono ottenere una bottiglia di Riesling con il proprio nome sull'etichetta, la segnalazione del loro nominativo su un pannello commemorativo nel vigneto ripristinato e una cartolina firmata dal produttore con i ringraziamenti. Per parte nostra, noi mandiamo ad ogni aderente da subito un certificato numerato e nominativo come "parente" del vignaiolo».
Per le "parentele" più strette, invece, sempre nel caso di Faedis, «un "winefather", per esempio, ha diritto a due notti per due persone nel bed&breakfast di Cecchini, a una cena in azienda cucinata dallo stesso Cecchini con degustazione di prodotti locali e vini dell'azienda e a partecipare a una giornata di vendemmia o a un giorno di lavoro in campagna». Nel caso, invece, del progetto di Luca e Sara Carbone, per ripopolare i dintorni della vigna di contrada Braida di ciliegi, ulivi, meli e altri alberi da frutto, un "winebrother", per esempio, in cambio del suo sostegno ha diritto - fra le altre cose - a una notte per due persone a Melfi, a visitare le vigne e la cantina e ad un corso di cucina tipica lucana.
Ovviamente, oltre ai regali personalizzati, i "familiari acquisiti" grazie alla Rete, vengono aggiornati passo passo - è la promessa di "The Winefathers" - sull'andamento del progetto. E per chi non vuole "parentele" virtuali, il sito funziona comunque come portale di vendita on line, per acquistare le bottiglie dei produttori.
Cdm