A fine maggio le minacce al titolare e poi la bomba carta: giorni decisivi per l'indagine

Domenica 21 Settembre 2014
(E.V.) - Erano circa le 21 del 29 maggio scorso quando una bomba carta esplose davanti all'ingresso della Tonutti di Remanzacco, mandando in frantumi una vetrata. L'episodio faceva seguito a una lettera minatoria ricevuta una decina di giorni prima dal titolare dell'azienda, Carlo Tonutti, che con il suo legale, l'avvocato Maurizio Miculan, aveva subito presentato denuncia alla Procura.
Le indagini, avviate immediatamente dai carabinieri del Ros e del Nucleo investigativo di Udine, sotto il coordinamento del Procuratore Raffaele Tito, hanno portato all'iscrizione di un nome nel registro degli indagati. La Procura sta lavorando intorno a un'ipotesi di reato di tentata estorsione, oltre che dell'uso di esplosivi. I sospetti si sarebbero concentrati su un soggetto indicato fin dalle prime battute delle indagini tra i potenziali sospettati dalla stessa vittima. Gli inquirenti attendono risposte dalle analisi che verranno svolte in questi giorni dai carabinieri del Ris di Parma su alcuni reperti raccolti sulla scena del crimine. Verranno analizzati i frammenti della bomba esplosa e sarà effettuata anche una perizia calligrafica sul biglietto minatorio, "Non fare il furbo, te la facciamo pagare cara", scritto a mano e accompagnato da una pallottola, recapitato all'imprenditore friulano.
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